Il secondo fornitore europeo di apparati di telefonia, Alcatel, ha rivisto al rialzo le sue previsioni di bilancio 2000. La decisione viene dopo l’annuncio di un profitto trimestrale triplicato sull’onda del positivo andamento della domanda di apparati …
Il secondo fornitore europeo di apparati di telefonia, Alcatel, ha
rivisto al rialzo le sue previsioni di bilancio 2000. La decisione
viene dopo l’annuncio di un profitto trimestrale triplicato sull’onda
del positivo andamento della domanda di apparati per Internet. Dopo
una stima del 35%, ora Alcatel pensa di poter crescere di una
percentuale prossima al 40% annuo. Come la rivale svedese Ericsson,
Alcatel è sicura di poter trarre vantaggio dai 200 miliardi di Euro
che le aziende europee investiranno nelle reti wireless a larga
banda, per offrire un migliore accesso alla mobile Internet. E se
Alcatel sorride, aziende come Lucent e Nortel Networks subiscono una
contrazione dei profitti.
Il titolo Alcatel, che quest’anno vanta il miglior rendimento in
Europa dell’indice Dow Jones Stoxx 50, ha raggiunto quota 75,45 Euro
portando a 86,4 miliardi di Euro la capitalizzazione totale della
compagnia. L’utile netto è passato da 83 milioni di Euro del terzo
trimestre ’99 agli attuali 297 milioni di Euro e i margini operativi
sono raddoppiati, a 619 milioni di Euro. Il fatturato, che cresce del
50%, è ormai vicino agli 8 miliardi di Euro. I risultati, resi ancora
più positivi alla luce della recente acquisizione di Newbridge
Networks per 1,7 miliardi di dollari, sono andati al di là delle
migliori aspettative degli analisti. Molti meriti vanno ascritti a
Serge Tchuruk, Ceo di Alcatel, che ha saputo concentrare il suo
gruppo sui segmenti in maggiore crescita risalendo una china che nel
1998 aveva provocato il clamoroso tonfo borsistico della
multinazionale francese.
