Alcatel e il valore delle applicazioni

Per incrementare il business del suo canale già consolidato si punta alle personalizzazioni

Se non li puoi combattere, fatteli amici. Alcatel è un gigante delle
telecomunicazioni e, quando la convergenza, guidata dal Voice over Ip, ha imposto
l’acquisizione di competenze e mercati fino a quel momento poco battuti,
l’azienda francese ha pensato bene di muoversi in modo diplomatico. Vista
la sua forte presenza nel mercato enterprise europeo, Alcatel non ha avuto difficoltà
ad avvicinarsi a Ibm e ad Hp con accordi di partnership globale per il rilascio
di soluzioni integrate. A queste si sono aggiunti accordi locali come quello
con Siemens e la Telecom tedesca.
Grandi manovre, dunque, per non perdere il treno e per perseguire la strategia
comune di approccio a un mercato di fascia medio/bassa, dopo aver ben consolidato
quello enterprise.
«I contratti con le Poste italiane, i ministeri, le banche e la Fiat
– afferma Gianni Bestetti, area director per il sud Europa
della Enterprise solution division -, possono essere seguiti in modo diretto
per quanto riguarda la progettazione e l’assistenza, ma la gestione commerciale
è sempre e comunque del canale»
. Secondo le dichiarazioni
di Bestetti, il modello di distribuzione è totalmente indiretto, come
da tradizione di un buon operatore di telecomunicazioni, e il supporto al canale
riguarda tool tecnici, demo, attrezzature a disposizione nell’ottica di
«aiutare il canale a gestire al meglio la trattativa, che rimane comunque
di sua competenza»
, puntualizza Bestetti. Difficile capire quanti
siano gli operatori che rivendono soluzioni Alcatel. Bestetti parla di decine
di Premium, che comprendono anche i distributori, ed Expert Partner e di centinaia
di Certified, in quanto i partner sono multibrand e non troppo vincolati. Tra
questi il riferimento paneuropeo è NextiraOne che gestisce gran parte
delle installazioni Alcatel rivolte al mercato enterprise, ma ha anche una certa
attenzione verso il mercato Small e medium.

I dati sono i mattoni della casa
«I nostri partner si muovono attraverso tre aree principali di intervento
– afferma Bestetti -, voice, data e application e il nostro approccio (singolare
per un operatore di telecomunicazioni – ndr) è di partire dai "data",
come mattoni, per aggiungere poi la parte voice e application anche se, in un
certo senso, non esisterebbe distinzione tra i due aspetti, visto che le aziende
clienti vedono la parte "voce" come applicazione. Alla luce di ciò

– prosegue il manager -, stiamo spingendo il nostro canale a non focalizzarsi
esclusivamente sulla fonia e a non pensare solo a combattere sul prezzo, ma
a un’offerta ampia e completa»
. Anche nel mercato delle telecomunicazioni
il software e i servizi sono il vero valore aggiunto su cui può lavorare
il partner: «A fronte di un hardware che diventa sempre più
una commodity
– suggerisce il manager -, l’evoluzione culturale del
partner deve partire da questo assunto e investire in marketing e formazione.
Inoltre, le aziende del mercato Smb devono cambiare interlocutori, visto che
fino a ieri i fornitori di telefonia e chi si occupava dei centralini non era
un esperto It e noi dobbiamo impegnarci a gestire questa transizione»
.
Alcatel, infine, si impegna particolarmente nella ricerca e nello sviluppo di
soluzioni verticali (il 10-12% del fatturato totale è destinato a questi
ambiti), grazie alla collaborazione con varie software house anche locali. «Anche
se non ci sono dei particolari mercati verticali di riferimento
– conclude
Bestetti -, è importante lavorare sulla caratterizzazione delle soluzioni
applicative attraverso la collaborazione con realtà esterne»
.

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