Al via il pacchetto delle “Semplificazioni fiscali”

Agli interventi delle Entrate, tutti di carattere amministrativo, si aggiungono le misure contenute nel Disegno di legge semplificazioni, che snelliscono numerose attività fiscali.

Dalle dichiarazioni ai modelli, passando per le comunicazioni e i servizi online. Meno adempimenti e procedure più snelle a vantaggio di cittadini e imprese. Dall’Agenzia delle Entrate sono in arrivo nuovi tagli amministrativi agli adempimenti fiscali che vanno ad
aggiungersi alle misure contenute nel Disegno di legge “semplificazioni”
approvato dal consiglio dei Ministri il
mese scorso.

Salta innanzitutto l’obbligo di presentare
il modello per i dati degli studi di settore da parte delle aziende in fallimento
.
Diventa più snello e facile da compilare
il quadro RU del
modello Unico che “ospita” i crediti d’imposta
. Semplificazioni
in
arrivo anche per lo “Spesometro”
e
per
le comunicazioni sui contratti
di
leasing e noleggio,
che viaggeranno in un unico modello, così come le operazioni black list. L’onda lunga delle
semplificazioni investe anche il versante dei
servizi online, con il Cassetto fiscale ancora più utile e ricco di dati, il canale Civis
che apre le porte al 36 ter e l’F24 che
allarga il suo bacino di tributi
. Questi interventi, tutti di “taglio” amministrativo,
si aggiungono alle misure contenute nel Disegno di legge semplificazioni
come, ad esempio, i nuovi importi aggiornati (75mila euro di attivo per i parenti in
linea retta) per presentare la dichiarazione di successione o l’eliminazione del “riaddebito” in fattura
delle spese di vitto e alloggio dei professionisti
.

A partire dal periodo d’imposta 2012 non devono
quindi presentare il modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini degli studi di settore le imprese in liquidazione coatta amministrativa o fallimento.

Inoltre, a partire dall’annualità
2012, l’invito rivolto al contribuente a presentare il
modello di comunicazione dei dati rilevanti viene inserito direttamente nella ricevuta
telematica che attesta la trasmissione di Unico 2013.

Per l’annualità 2012 viene meno l’obbligo di presentare il modello per la comunicazione dei dati rilevanti anche per i contribuenti con residenza o sede operativa in una delle
zone
colpite dal sisma del maggio 2012 (Emilia Romagna, Veneto e Lombardia), che
dichiarano la presenza delle seguenti cause di esclusione: cessazione
dell’attività,
liquidazione volontaria o periodo di non normale svolgimento dell’attività.

Stop anche agli “appositi allegati” per le
imprese che variano i criteri di valutazione dei propri beni iscritti in bilancio
. La comunicazione viaggerà direttamente in dichiarazione a partire dal periodo
d’imposta in corso al 31
dicembre 2013 (modello Unico 2014). Allo stesso modo, sempre a partire da Unico 2014, confluiscono nella dichiarazione dei redditi le minusvalenze sopra i 50mila euro:
non
vanno,
quindi,
più inviate comunicazioni
alla Direzione
Regionale
competente.

Anche il quadro RU, storicamente dedicato ai crediti d’imposta derivanti da agevolazioni alle imprese: a partire da Unico 2013 è stato completamente
ristrutturato e semplificato con un’unica sezione “multimodulo” che raggruppa tutti i
crediti agevolativi
(a eccezione
di tre crediti che, per via delle specifiche informazioni
richieste, sono gestiti in apposite sezioni).

Anche lo “Spesometro”,
che
prevede l’obbligo per gli operatori economici di comunicare all’Agenzia delle Entrate le operazioni rilevanti a fini Iva, è interessato
da alcune misure di semplificazione,
che
troveranno applicazione a partire dalle comunicazioni relative
all’anno 2012.

L’intervento riguarda le operazioni interessate, i dati da comunicare, le modalità e la tempistica di invio. Un Provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate
specificherà, con riferimento alle operazioni per cui è previsto l’obbligo di fattura, che è
possibile comunicare, per
ciascun
cliente
e
fornitore,
in alternativa:
le singole operazioni effettuate, indipendentemente
dall’importo; l’ammontare complessivo
dell’imponibile e dell’imposta relativa all’anno di riferimento.

Facilitazioni in arrivo anche per il settore del leasing e del noleggio: a partire dalle
comunicazioni
relative all’anno 2012, gli operatori che svolgono attività di leasing finanziario
e operativo e di locazione e/o noleggio di autovetture, caravan, altri veicoli, unità
da
diporto e aeromobili,
potranno
comunicare
all’Anagrafe Tributaria i dati relativi ai propri clienti, utilizzando, in alternativa alla vecchia comunicazione,
il modello in uso per lo “Spesometro”.

Civis, il canale telematico dedicato
all’assistenza ai contribuenti, apre le porte anche ai 36 ter
. I contribuenti o i loro
intermediari potranno quindi utilizzarlo per l’invio della documentazione richiesta ai
fini del controllo formale, usufruendo così di un’ulteriore modalità di assistenza fiscale.
Si estendono,
poi, le modalità di versamento tramite F24
: l’uso della delega di pagamento
si estende fra gli altri, anche ai pagamenti per l’imposta sulle successioni e donazioni, dell’Invim, dell’imposta sostitutiva Invim, dell’imposta
di registro, dell’imposta
ipotecaria, dell’imposta catastale, delle tasse ipotecarie, dell’imposta
di bollo e dei tributi speciali. Sempre nell’ottica di semplificare le procedure, entro il 30
settembre 2013 sarà possibile richiedere l’abilitazione al servizio Entratel via Pec
. Una
nuova modalità che si affianca a quella tradizionale che prevede la presentazione di una
domanda presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate.

Semplificati anche gli adempimenti comunicativi concernenti
i dati relativi ai beni concessi in godimento ai soci o ai familiari
dell’imprenditore.

In particolare, saranno esclusi dalla comunicazione
i beni concessi in godimento al socio dipendente o lavoratore autonomo che
costituiscono fringe benefit; i
beni di società e di enti privati di tipo associativo che svolgono attività
commerciale, residenti o non residenti, concessi in godimento a enti non commerciali
soci che utilizzano gli stessi beni per fini esclusivamente istituzionali; gli
alloggi delle società cooperative edilizie di abitazione a proprietà indivisa concessi ai propri soci; i finanziamenti concessi ai soci o ai
familiari del l’imprenditore.

Inoltre la comunicazione dei finanziamenti a favore
delle imprese individuali o collettive dovrà essere effettuata, da parte delle imprese
stesse, solo se di ammontare superiore a 3.000 euro annui
.

Le spese di vitto e alloggio dei professionisti non  andranno
più riaddebitate in fattura
. Le
prestazioni alberghiere e di somministrazioni
di alimenti e bevande acquistate direttamente
dal
committente non costituiscono
compensi in natura per i professionisti
che
ne usufruiscono. I professionisti, pertanto, non devono “riaddebitare” in fattura tali spese al
committente
e
non
possono
considerare il
relativo
ammontare quale
componente di costo deducibile dal proprio reddito di lavoro autonomo.
Si allarga la platea di contribuenti esonerati dall’obbligo di presentare la dichiarazione
di successione e si alleggerisce la documentazione per chi deve consegnarla al Fisco. Aumenta a 75mila euro, infatti, il valore “soglia” dell’attivo ereditario devoluto al coniuge o ai parenti in linea retta (prima fissato a 50 milioni di vecchie
lire) per poter essere esonerati dall’obbligo di presentare la dichiarazione di successione. Inoltre, per chi la presenta
diventa più facile allegare la documentazione: non occorre più accompagnare
necessariamente la denuncia con gli originali o le copie autenticate dei documenti, ma sono sufficienti le copie non autenticate, insieme alla dichiarazione sostitutiva dell’atto
di notorietà.

Il limite per la piena deducibilità delle spese per gli omaggi sale a 50 euro anche per l’Iva e non solo per le
imposte dirette
. Per evitare complicazioni alle imprese, la soglia ai fini Iva si allinea
così a quella delle imposte dirette.

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