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Nell’agricoltura 4.0 i trattori parlano al cloud con l’IoT

Sdf, uno dei principali produttori mondiali di trattori, macchine da raccolta e motori diesel, ha creato la SDF Data Platform, piattaforma in ambito Internet of Things sviluppata dal Cefriel, che utilizza le capacità combinate di intelligenza artificiale e internet of things con Ibm Watson IoT Platform.

La nuova piattaforma dati aiuta Sdf a migliorare l’efficienza e la manutenzione predittiva dei trattori, con risultati per l’intero ciclo di produzione delle attività agricole.

Nella vita quotidiana siamo ormai abituati a essere circondati da oggetti connessi e a scambiare dati e informazioni attraverso i vari dispositivi mobili.

Ma anche un ambito tradizionale come quello agricolo può ora trarre beneficio dalle potenzialità offerte dal digitale.

Per questo motivo, Sdf ha avviato un progetto di trasformazione della visione del prodotto.

I trattori forniscono connessione

Trattori e macchine da raccolta, oltre a fornire potenza meccanica, idraulica ed elettrica, forniranno anche la connessione digitale alla Sdf Data Platform, diventando un hub per la raccolta dei dati.

Questi dati, opportunamente elaborati, aggregati e memorizzati su SDF Data Platform, permettono di fornire nuovi servizi / prodotti al cliente finale.

Il punto chiave nella definizione della piattaforma è stato creare un ecosistema aperto, per collegare diverse fonti di dati al fine di realizzare un sistema interoperabile e facilmente utilizzabile dal cliente finale.

ibm sdf

In questo scenario di pervasività dell’IoT, Sdf ha sviluppato in collaborazione con Cefriel un’infrastruttura digitale, basata sulle funzionalità avanzate dell’intelligenza artificiale di Watson IoT Platform e la flessibilità di Ibm Cloud, in grado di raccogliere, memorizzare, elaborare e condividere i dati provenienti dai veicoli connessi.

I dati raccolti consentiranno di migliorare l’efficienza operativa, la pianificazione e la gestione dei processi delle aziende agricole.

Permetteranno, inoltre, agli agricoltori di avere visibilità tempestiva sull’utilizzo del veicolo e sul suo stato di funzionamento, al fine di anticipare guasti o malfunzionamenti che potrebbero causare una riduzione di produttività.

L’iniziativa riguarda sia i mezzi di nuova produzione, dotati nativamente di centralina con connettività, sia il parco circolante, attraverso soluzioni disponibili aftermarket.

Inoltre facendo leva sui dati raccolti da veicoli connessi, Sdf potrà offrire nuovi servizi a valore, come manutenzione predittiva, gestione delle flotte di veicoli e servizi a supporto dell’agricoltura di precisione. Questo consentirà, per esempio, di monitorare costantemente le loro prestazioni e la possibilità di apportare rapidamente modifiche o adattamenti.

Poter raccogliere dati non solo dai trattori, ma anche dagli attrezzi ad essi collegati e dai sensori in campo, arricchisce ulteriormente l’opportunità di offrire da parte di Sdf servizi aggiuntivi per il cliente finale, per esempio rispetto al tipo di lavorazione in corso e alle condizioni in cui questa viene eseguita.

Infine, la possibilità di condividere i dati raccolti con applicazioni di digital farming sviluppate da terze parti permette ai veicoli di Sdf di essere integrati in uno scenario multi-vendor: un ulteriore valore aggiunto per il cliente finale, considerata la presenza in molte aziende agricole di macchine di produttori diversi non ancora abilitate a “dialogare” tra di loro.

 

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