Agilent , la società nata nel 99 da una costola di Hp e specializzata in strumenti di misura e monitoraggio oltre che in componenti per semiconduttori e ottici , ha annunciato ufficialmente l’accordo sull’acquisto del dipartimento Otc (Optical t …
Agilent , la società nata nel 99 da una costola di Hp e specializzata in
strumenti di misura e monitoraggio oltre che in componenti per
semiconduttori e ottici , ha annunciato ufficialmente l’accordo
sull’acquisto del dipartimento Otc (Optical technolology center) dello
Cselt, laboratorio di ricerca torinese di Telecom Italia.
Con questa operazione la società americana ha rilevato più di 50
ricercatori, attrezzature avanzate di laboratorio e all’incirca 50 brevetti
presenti nel portafoglio del dipartimento. Nulla, invece, è dato sapere
sull’esborso economico e su eventuali contropartite finanziarie. La scelta
effettuata da Telecom Italia conferma la volontà dell’azienda italiana di
concentrarsi sul proprio core business, dismettendo altre attività
collaterali anche prestigiose, come nel caso del laboratorio Otc. Anche se
fa parte dell’accordo raggiunto, ein parte mitigando la perdita, un
rapporto di stretta collaborazione con lo Cselt e Telecom Italia.
"Siamo entusiasti- ha commentato Paul Engle, general manager della
Fiber Optics Comunications division di Agilent – di avere a disposizion
e
50 fra i più esperti ricercatori per fibre ottiche a livello mondiale, e d
i
arricchire il nostro programma con un enorme apporto di esperienze".
Otc, in effetti, ha alle spalle molte ricerche e programmi congiunti di
sviluppo con altre società a livello mondiale basate sulla tecnologia a
fibra ottica..
L’interesse di Agilent Technologies si spiega sia in termini strategici che
empirici. Da un lato conferma la linea della società americana, annunciata
dal presidente Ned Barnholt, di focalizzarsi su mercati di maggior crescita
attraverso acquisizioni e alleanze. Dall’altro consentirà ad Agilent di
sfruttare conoscenze e strutture avanzate per applicare nei settori delle
telecomunicazioni e del trasferimento dati la tecnologia a 10 gigabit per
secondo e la Dense wavelenght division multiplexer (Dwdm). Va ricordato
infatti che Agilent, ancora poco conosciuta con questo nome, è tra i
maggiori produttori mondiali di componenti optoelettronici e di moduli in
fibra ottica per il settore networking.
Otc continuerà a utilizzare le attuali strutture di laboratorio , di circa
3700metri quadrati, affittate da Cselt, che comprendono una camera pulita
per epitassia, e per lavorazioni particolari oltre i laboratori per la
caratterizzazione e il packaging .
Carmelo Versace, amministratore delegato e direttore generale di Agilent
Italia, conferma che alcuni studi effettuati da Otc, come nel caso
packaging sono complementari a quelli sviluppati dalla società americana.
L’obbiettivo strategico va invece cercato nella diffusione delle tecnologie
a 10 Gb/s e Dwdm allo stesso livello di fast Ethernet., associando la
ricerca avanzata di Otc con le capacità produttiva di massa di Agilent.