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AgCom prepara il motore di comparazione e i numeri con l’asterisco

Sono tante le iniziative che vedono AgCom attiva anche in questo periodo dell’anno.
La prima è stata annunciata un paio di settimane fa e riguarda la prossima emanazione di nuove norme e strumenti in materia di trasparenza tariffaria e di tutela per i consumatori.
Tra questi l’attivazione di un “motore di calcolo”, il cui rilascio è previsto nei prossimi mesi, per la comparazione delle offerte sulla base di criteri oggettivi. (qui la comunicazione ufficiale)
Il motore, scrive l’Autorità, verrà gestito da un soggetto terzo, ma AgCom ne manterrà il controllo. Sarà gratuito e accessibile a tutti ed elaborerà le sue parametrazioni sulla base di criteri oggettivi quali la dislocazione geografica e le abitudini di consumo del consumatore.
La maggiore richiesta di trasparenza si si riflette anche sui gestori, ai quali viene richiesto di attivare sui propri siti una pagina dedicata alle tariffe, con informazioni “chiare e semplici sulle offerte, comprensive di eventuali costi di recesso e di attivazione”.

L’AgCom prepara la consultazione per i numeri con l’asterisco

La seconda iniziativa è invece l’apertura di una consultazione pubblica per rispondere alla richiesta, pervenutale dal mondo delle imprese, di utilizzare anche in Italia i servizi che consentono di contattare imprese o enti utilizzando una numerazione a 4 cifre, preceduta da un asterisco. (qui il testo della delibera)
Si tratta degli USSD (Unstructured Supplementary Service Data), già utilizzati ad esempio dagli operatori di telefonia mobile per comunicare il credito residuo ai loro utenti o per il controllo dei servizi attivi.
In questo caso, si tratterebbe di una estensione di questa opportunità, consentendo dunque a “imprese/enti/associazioni/servizi, di poter essere identificato dagli utenti finali da qualunque mezzo di comunicazione (telefono fisso o mobile, fax, e-mail, posta)”.
La questione è più complessa di quanto sembri: per poter aprire questa opportunità, è necessario stabilire che un soggetto privato diventi “gestore dei codici”, assegnandoli dunque a soggetti privati o pubblici.
A livello tecnico è poi necessario predisporre una tabella memorizzata nella centrale di commutazione, aggiornabile via NOC (Network Operation Center), oppure si può operare tramite rete Intelligente, mediante l’introduzione di un servizio aggiuntivo o ancora espandendo la VPN.

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