Adsl: per la Ue le tariffe all’ingrosso sono troppo alte

La Commissione europea punta il dito contro le tariffe date in affitto agli altri operatori. E che si riflettono sui prezzi per gli utenti finali

Ci sono troppe differenze in Europa nei prezzi all’ingrosso
e che inevitabilmente si ripercuotono sugli utenti finali. Ne è convinta la
Commissione europea che tramite il commissario per la Società dell’informazione
Viviane Reading ha puntato il dito contro i prezzi praticati per le offerte
all’ingrosso, in pratica le tariffe che gli operatori dominanti (Telecom in
Italia) fanno pagare ai concorrenti per l’accesso alla propria infrastruttura.

“Il mercato unico europeo per i servizi di comunicazione elettronica è
distorto dalle variazioni sostanziali nei prezzi dell’affitto delle linee”
afferma un comunicato della Commissione secondo la quale in alcuni paesi i
consumatori pagano tariffe superiori fino a sette volte rispetto a quelle praticate in altri Stati dell’Unione.
I prezzi praticati per le offerte all’ingrosso, spiega la
nota della Commissione, “dovrebbero riflettere il reale costo della
fornitura”
. Per questo il commissario alla Società dell’informazione
Viviane Reading ha sottolineato come la fissazione di prezzi concorrenziali per
le linee date in affitto agli altri operatori potrebbe allargare il raggio dei
servizi offerti e portare a una riduzione dei prezzi. L’intervento non comporta
però, per il momento, nessun provvedimento nei confronti dei
paesi membri, ma si risolve in una sorte di appello per uniformare le situazioni
dei vari paesi alle indicazioni della Commissione.

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