Adobe libera il contenuto dai supporti di diffusione

"La creazione dei contenuti deve essere indipendente dai media sui quali verrà letto". é in questi termini che John Warnock, presidente e fondatore di Adobe, ha presentato la propria visione del publishing, nel corso di una conf …

"La creazione dei contenuti deve essere indipendente dai media sui
quali verrà letto"
. é in questi termini che John Warnock,
presidente e fondatore di Adobe, ha presentato la propria visione del
publishing, nel corso di una conferenza tenutasi a San Jose, in
California. Logica conseguenza di questo punto di partenza:
"Occorre realizzare un sistema che permetta di creare, in un sol
colpo, contenuti adatti per la carta, il Web, i Pda o i telefoni
cellulari"
. Questa analisi del capo storico di Adobe è
all’origine dell’iniziativa Network Publishing, che la società ha
appena varato.
L’infrastruttura segmenta la catena di produzione dei contenuti in
tre sequenze distinte, ovvero la creazione, la personalizzazione e la
diffusione. "L’idea è di aprire i nostri software alle
piattaforme di diffusione attraverso partnership. Quest’apertura è
resa possibile sull’insieme dalla catena che farà leva su standard
aperti, primo fra tutti Xml"
, ha proseguito Warnock. A breve
termine, dunque, i software di Adobe potranno creare contenuti
=E7testi, immagini, video, audio e così via) in formato Xml. Il
contenuto viene poi trasmesso verso i server incaricati di
memorizzarli e personalizzarli in funzione del media attraverso il
quale dev’essere diffuso. Interwoven è il primo partner, nell’ambito
della nuova strategia di Adobe, ma sono in corso trattative anche con
Broadvision e Vignette. Sul fronte della diffusione, invece,
l’editore ha siglato un accordo con Nokia per facilitare la creazione
di contenuti destinati ai telefonini del costruttore nordeuropeo.
Sono previste altre intese, non solo con produttori di telefoni, ma
anche di gateway Wap, e-book o Web server.

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