ADC Telecommunications apre gli uffici in Italia

ADC Telecommunications, una multinazionale americana che produce, commercializza ed integra sistemi hardware e software per il networking e le telecomunicazioni, con un ha fatturato che nello scorso anno è ammontato a circa 2 miliardi di dollari …

ADC Telecommunications, una multinazionale americana che produce,
commercializza ed integra sistemi hardware e software per il
networking e le telecomunicazioni, con un ha fatturato che nello
scorso anno è ammontato a circa 2 miliardi di dollari e con 13.500
dipendenti, ha aperto una sede in Italia con l’obiettivo dichiarato
di puntare in breve tempo ad un fatturato di oltre i cento miliardi
di Lire.
In Italia, pur arrivando dopo una lista oramai lunga di produttori e
dopo che Carrier e Isp hanno in buona parte già identificato le
tecnologie da utilizzare per lo sviluppo delle proprie reti, le
ulteriori prospettive di sviluppo che potrebbero caratterizzare
quest’anno a seguito del definirsi dell’unbundling e della necessità
di utilizzare al meglio la banda trasmissiva potrebbero
effettivamente offrire alla società americana inaspettate prospettive
di mercato.
La società ha infatti una consolidata offerta commerciale per le
soluzioni per il networking e le telecomunicazioni che va dagli
apparati per l’accesso ed il trasporto a larga banda su connessioni
in rame, in fibra e wireless, per la trasmissione di voce, dati,
testi ed immagini, ai sistemi software per la gestione di reti
intelligenti. Di fatto ADC approda in Italia con l’intenzione di
proporsi come un "Global end-to-end Systems Integrator".
"Siamo determinati ad offrire al mercato italiano non solo una
serie completa di soluzioni hardware e software per gli operatori di
telecomunicazioni e per i clienti del networking con un ottimo
rapporto prezzo/prestazioni
– ha dichiarato Salvatore Lamberti,
Amministratore Delegato di ADC in Italia – ma anche un supporto
completo ai clienti per integrazione delle nostre soluzioni nelle
preesistenti piattaforme di servizi"
.
Due sono i prodotti o meglio, le famiglie di prodotti, su cui punta
per affermarsi (in un mercato che è comunque affollato e che ha visto
di recente definirsi la posizione in termini di offerta di fornitori
come Alcatel, Nortel, Siemens e Cisco), quello del trasporto di dati
su anelli Sdh e del relativo strato di accesso periferico e quello
dei dispositivi per l’erogazione di servizi Internet in modo
intelligente.
Per ciò che riguarda il backbone ha sviluppato una modello e relativi
apparati denominato Cellwork STN Multiservice che permette di
ottimizzare l’utilizzo dei canali rispetto ad un puro trasporto Sdh.
In pratica, gli apparati Cellwork possono aggregare il traffico che
arriva dai dispositivi periferici prima di inoltrarlo all’apparato
Sdh che lo immette nell’anello . Secondo ADC, in applicazioni già
sviluppate l’utilizzo dei suoi apparati ha permesso di ridurre di un
fattore 5 la quantità di banda necessaria rispetto ad un anello
basato su tecnologie Sdh convenzionali.
Secondo Lamberti, il guadagno in performance reso possibili dal
Cellwork , a parte i risparmi, permette di posporre le scelte di
rinnovamento tecnologico in chiave Dwdm ad un momento di maggior
chiarezza tecnologica o evitarlo del tutto.
Di tutt’altra natura il POP Gate, la seconda linea di apparati che
ADC intende proporre al segmento dei service provider. "Il
prodotto le deriva dall’acquisto della israeliana G-Connect e
permette
– ha illustrato Lamberti – lo sviluppo e l’erogazione
ai clienti di un service provider di servizi differenziati in modo
dinamico con la possibilità di cambiare in tempo reale il profilo che
caratterizza un utilizzatore senza che questi debba chiudere e
riaprire la sessione"
.

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