Adaptec rafforza la presenza in Italia

Per attaccare il mercato italiano, Adaptec ha scelto, per il momento una strategia "morbida. "Non ci sarà una presenzadiretta – ha spiegato il direttore marketing europeo Walter Schumann -. Ma interverremo con investimenti più d …

Per attaccare il mercato italiano, Adaptec ha scelto, per il momento una
strategia "morbida. "Non ci sarà una presenzadiretta – ha spiegato il
direttore marketing europeo Walter Schumann -. Ma interverremo con
investimenti più diretti rispetto al passato, sia in termini di immagine
che che di formazione verso i partner locali". In effetti, il nome Adaptec
non è certo nuovo per il nostro Paese. Lo specialista di prodotti I/O,
presente in Europa già dal 1984, è da tempo rappresentata da tre
distributori (Actebis, Ingram Micro e Cdc Point) e lavora nell’area dei
Cd-Rom registrabili con Artech. Il risultato si può quantificare in un pes
o
di circa il 6% su un fatturato europeo di 280 milioni di dollari.
Adaptec si è ritagliata un ruolo di rilievo nel mondo delle tecnologie di
I/O per pc e server. Il genere di prodotti forniti al mercato è di quelli
che, spesso, non si vedono, pur essendo molto diffusi ed equipaggiando
macchine di ampia popolarità. Le tecnologie di chip RaidPort II e
UltraScsi, ad esempio, sono state adottate nelle recentissime personal
workstation Kayak di Hewlett-Packard, contribuendo alla miglior gestione
della larghezza di banda con funzionalità come il data caching (che
consente di memorizzare "a parte" le informazioni di accesso più frequente
)
e il data striping (memorizzazione simultanea di dati su diversi dischi).

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