Acer porta il dual core a livello di Pmi

Il server G5350 monta l’Amd Opteron ed è il primo, in questa categoria, in formato tower. Molto spinte le caratteristiche di flessibilità e scalabilità, nonché quelle legate alla gestione della macchina.

C’è stato un tempo in cui i costruttori di hardware giocavano sull’ampiezza di gamma come fattore di forza competitiva. Oggi, la situazione pare radicalmente mutata, soprattutto perché le aziende non vogliono più preoccuparsi di seguire tutti gli aggiornamenti di architetture e componentistica, che caratterizzano l’hardware di base. «Meglio avere a listino pochi prodotti, ma far sì che questi siano sufficientemente flessibili e scalabili, in modo da consentire agli utenti di aggiornare le proprie macchine quando effettivamente nasce una specifica necessità». La convinzione espressa da Alberto Scolari, business manager dell’area server di Acer, riflette la filosofia sulla quale l’azienda sta costruendo i propri sviluppi.

Attenta a tutte le evoluzioni tecnologiche destinate a trovare consenso sul mercato, la società taiwanese ha deciso di porsi all’avanguardia nella proposta di sistemi con tecnologia da fascia alta, ma logica architetturale e feature di gestione adatte anche alle aziende di dimensioni e complessità più contenute. Il server Acer Altos G5350 è il primo modello della famiglia a ospitare il processore dual core Opteron di Amd e si rivolge espressamente allo small e medium business, con caratteristiche di scalabilità e flessibilità particolarmente spinte. Giocando d’anticipo sulla concorrenza, il costruttore rende disponibile al mercato anche la prima macchina Opteron dual core in versione tower, anche il rack arriverà già nei prossimi mesi.


La scalabilità della macchina parte proprio dal processore, che può essere montato in versione sia single che dual core, in quest’ultimo caso con la possibilità di elaborare simultaneamente applicazioni a 32 e a 64 bit. Potendo ospitare fino a due Cpu, il serve r, di fatto, può salire da una fino a quattro vie, per adattarsi alle esigenze elaborative delle aziende. Un discorso analogo si può fare per la capacità, visto che sono disponibili due alloggiamenti per dischi Sata o Scsi, ciascuno in grado di ospitare fino a quattro hard disk, tutti sostituibili a caldo.


Molto semplificati, poi, sono tutti gli aspetti gestionali, a cominciare da installazione e setup, attraverso la suite software EasyBuild. Ma è soprattutto l’amministrazione “ordinaria” del server a poter disporre di un nuovo strumento, ovvero la versione 7.0 di Advanced Server Manager (Asm), che presenta la novità di un’interfaccia Web, per poter intuitivamente controllare elementi come la configurazione, l’integrità del sistema, le prestazioni o le periferiche in remoto. Tra le altre opzioni, si segnala la Remote Management Card, una scheda che consente di eseguire automaticamente il recovery di una macchina eventualmente oggetto di guasto.

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