Accenture punta sul software mobile

L’acquisizione degli esperti di Nokia promette continuità alla piattaforma Symbian e garantisce i clienti della nuova divisione AEMS. Ma altro bolle in pentola.

Con il previsto iter, Accenture ha completato l’acquisizione della sezione di Nokia dedicata a progettazione e supporto di applicazioni Symbian annunciata in luglio e della quale 01Net ha già riferito in sintesi. I dettagli dell’accordo non sono stati precisati, ma è bene porsi qualche domanda sui tre attori, considerando cioè anche Symbian come entità separata.

Sostenuta la crescita di Accenture
Rispetto agli elementi ufficiali è necessario mettere in risalto alcuni punti. L’attività trasferita si occupa esclusivamente di software, nonostante alcuni termini usati nei comunicati sia in italiano, sia in inglese, possano indurre in errore. Ovviamente fa parte del software anche il firmware, una componente molto vicina all’hardware e la cui terminologia può essere fraintesa.

L’accordo riguarda 157 persone in cinque locazioni (UK, Australia, Corea, Giappone e Finlandia) ad alto costo del personale, ovvero non in Paesi dal basso costo del lavoro. Il numero in assoluto è ragguardevole, ma va ad inserirsi in un’area di buone dimensioni: “Per questa attività abbiamo già tra 3 e 400 persone su scala mondiale”, ha dettagliato Paolo Sidoti, responsabile Accenture per IP Services & Network Integration in Europa e America Latina, “quindi non sarà un problema integrare i nuovi gruppi di lavoro”.
Complessivamente l’area dei terminali mobili è in forte espansione e Accenture vuole crescere con centri di competenza sia in aree a basso costo, per esempio l’India, sia laddove c’è necessità di star vicini ai clienti durante l’intero ciclo di vita del device.
L’acquisizione riguarda competenze oggi esclusivamente su Symbian, una piattaforma molto diffusa nel mondo e leader in alcune aree, con un futuro ancora ricco ma percentualmente in calo. “Sappiamo che nel tempo la situazione cambierà e per noi l’acquisizione sarà un acceleratore”, riprende Sidoti; “nel mobile siamo sempre attivi” nel considerare ulteriori acquisizioni.
La nuova unità complessiva, Accenture Embedded Mobility Services, agirà anche su altre famiglie di dispositivo, quali Apple iPhone, Rim, Windows Mobile e i vari Linux compreso Google Android. Ne è prevista la stretta integrazione con aree contigue quali la prototipazione -fino alla ricerca & sviluppo- e soluzioni non necessariamente mobili quali quelle sviluppate nel Broadband Innovation Center di Roma.
L’accordo, diventato effettivo lunedì 16 ottobre, sembra far parte d’una partnership piuttosto estesa. Giovedì 20 Nokia Siemens Networks, un’altra spina nel fianco del colosso finlandese, ha dato in outsourcing triennale gran parte delle sue operazioni, non solo informatiche ma anche relative alla gestione finanziaria e del personale.

L’Orizzonte di Symbian
Secondo una logica classica, Nokia vende ed Accenture compra, almeno in prima battuta. In pochi giorni s’è avuta prima una pesantissima trimestrale, quindi il completamento di questa cessione, infine l’annuncio della causa ad Apple per l’iPhone, quindi il nuovo accordo per Nokia Siemens. Parlando della cessione, il business del quale Nokia s’era impossessata appena l’anno scorso e che sembrava un ottimo affare è stato spazzato via dall’avvento degli AppStore.
Di fatto, Nokia esternalizza test e manutenzione sui dispositivi della piattaforma, liberandosi di una situazione complessa da gestire ma ancora profittevole sia in sé, sia nell’ottica AppStore. Il colosso finlandese, infatti, ha a disposizione Horizon, la piattaforma AppStore per Symbian, semplice da sottoscrivere e già collegata ai grandi magazzini del software di proprietà sua (Ovi Store) e di At&t (MEdia Mall), ma anche altri, con alcuni accordi già in corso.
E’ una mossa che a Symbian farà bene, sicuramente a parità d’impegno del nuovo gestore. La piattaforma software di origine inglese è ottima e robusta, anche se non per forza deve primeggiare in qualunque settore e in qualsiasi parte del mondo. La mappatura del successo odierno di Symbian mostra svariate aree, come l’Asia pacifica, nelle quali il mercato è ampio e consolidato.
In questo modo si garantisce la continuità di assistenza e sviluppo ad una piattaforma comunque in declino che altrimenti rischiava di perdere talenti in modo traumatico.

Nokia muove le pedine
L’azienda finlandese compra e vende attività di valore medio e grande con un’enorme facilità. Per esempio, solo pochi mesi fa aveva venduto la divisione Mobile TV all’indiana WiPro. Certamente il business della TV su cellulare, che in “Ameuropa” non ha avuto successo, non è paragonabile ai servizi per dispositivi mobili; ma anche le cifre rispettive erano diverse.
Mosse come queste, Symbian compresa, sembrano più maquillage tattico che non la vera e propria strategia, anche se fanno effetto con una trimestrale nera quanto quella appena presentata. In attesa che torni su il mercato dei device, o magari che Apple sia condannata a pagare qualcosa di quel miliardo di dollari richiesto dai finlandesi, è estremamente probabile che si possano vedere a breve altri e più importanti annunci sul fronte delle acquisizioni di attività mobile da parte di Nokia.

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