Aberdeen: Data cleansing per il successo

L’annuale report Aberdeen 2008 dedicato al mercato internazionale spinge con forza e senza fretta verso un rinnovamento dell’impiego dei dati. Con qualche particolarità europea.

La società di analisi Aberdeen ha reso noti i dati della sua indagine sullo stato del mercato, ovviamente ICT, raccolti nel 2007 con rilascio nel 2008. Il corposo report opera su tre principali distinzioni: macroarea geografica (Europa, America, Asia), taglia aziendale (piccola, tra 100 e 1.000 addetti, grande) e andamento temporale (evoluzione negli anni, oggi, osservazioni per l’immediato futuro). Diamo una scorsa ad alcuni dei principali risultati, che si annunciano particolarmente interessanti.

Un dato che balza all’occhio, anche se non si trova nelle prime pagine del report, è che oltre il 50% dei manager ritiene che gli investimenti in tecnologia abbiano dato il riscontro sperato. Nord America ed Emea totalizzano un 54% di accordo e l’Asia è lì vicino, scendendo di due soli punti.

A livello mondiale, la sfida del 2008 è la realizzazione pratica della strategia (53%) e ben lontana arriva la seconda classificata, ovvero la scarsità di personale e talenti (31%). Il vantaggio competitivo in Europa è ritenuta la leadership di mercato, ma con appena il 23% di preferenze (e il 36% di citazioni nelle interviste), valori piuttosto bassi che non indicano una effettiva determinazione.

E’ invece determinato che il Vecchio Continente ha una visione del business piuttosto antiquata: l’obiettivo primario è per il 44% degli interpellati l’aumento del fatturato e per il 27% la profittabilità, mentre la quota di mercato è appena al 16% e soprattutto la riduzione dei costi è ad un allarmante 3%. Nelle strategie per il 2008 ritroviamo appaiati i due macro-elementi, ovvero nuovi prodotti e servizi per aumentare il fatturato (35%) e l’implementazione dell’attività (business execution, 34%) come sfida.

Su scala mondiale, il report individua anche una incidenza dei social network e in particolare dei blog, se la rilevanza della reputazione e del marchio, che nel 2007 era al 49%, è scesa di ben sei punti, attestandosi al 43%. Parallelamente sono salite di 11 punti l’importanza di competenza nel settore e la leadership, che nel panorama generale però non emergono (33% e 23% rispettivamente). Per le soluzioni si fa strada il concetto di Data Cleansing, centrale nel passaggio da un CRM di tipo generale ad un più attivo uso dei dati secondo i paradigmi della Business Intelligence, che insieme ad un rinnovato approccio all’analisi dei dati si prospetta come l’elemento vincente per i prossimi anni.

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