Abbarchi-Santoni: il coaching e il business di Sap

Un cambio della guardia graduale per due manager “storici”. Nuove prospettive e nuove sfide per entrambi.

Un cambio della guardia che ha più il sapore di un tranquillo avvicendamento.
Così, in Sap Italia si vivono queste settimane di interregno, dopo l’annuncio dell’arrivo di Agostino Santoni, 12 in Hp, chiamato a coprire l’incarico per quattro anni in mano ad Augusto Abbarchi.

”È il momento giusto per una persona nuova – sostiene Abbarchi, che così continua -. È giusto cambiare, soprattutto ora che l’azienda vuole consolidare la sua presenza sul mercato della media impresa. Significa muoversi su un mercato più di volume, che richiede un approccio, più industriale, più rigoroso, più sistematico”.
Per questo motivo, dunque, una figura come Agostino Santoni e la sua esperienza maturata in questi anni sia sui large account sia sul mercato a volume sembrano ad Abbarchi la scelta migliore per il nuovo corso di Sap.

”Parliamo di un segmento nel quale si devono gestire molte centinaia di transazioni per ciascun trimestre e che quindi necessita di figure professionali con caratteristiche nuove”, prosegue Abbarchi che dal prossimo anno inizia una nuova avventura in Sap.
Seguirà infatti una task force il cui compito è fare il coaching dei country manager per il mercato Emea.
”Soprattutto per chi arriva dall’esterno non è sempre facile comprendere quali sono i processi e quali le dinamiche all’interno del mondo Sap. Soprattutto nella fase di ramp up crediamo sia importante affiancare i nuovi manager nel loro percorso. Il coaching è indirizzato sia ai managing director sia ai loro riporti diretti. E considerato che l’Emea è una regione con 45 Paesi, ogni quarter c’è sempre qualche figura nuova che entra in azienda”.
La task force si occuperà anche di grandi contratti, in base alle nuove policy che preferiscono, nel caso di contratti di lungo periodo (in genere quinquennali), le cosiddette recurring fee, in un’ottica di costo certo per l’impresa.

Da parte sua, Agostino Santoni racconta di un importante cambiamento di prospettiva, in questo passaggio: ”Conosco bene Sap, ma l’ho sempre vista in veste di partner. Con me Abbarchi sta iniziando la sua attività di coach, mentre per me è un percorso di crescita del tutto nuovo, soprattutto per quel che riguarda le relazioni con i clienti. Credo che si finisca per instaurare un rapporto molto profondo con loro, dal momento che il software è core al loro business. Certo, per me è un salto importante, dopo 12 anni in Hp. Sap, da quel che ho potuto cogliere in queste prime settimane, è sì un’azienda globale, ma è anche fortemente italiana. Per questo sono convinto che abbia un ruolo importante nell’innovazione del sistema Paese. Copriamo 26 industry differenti: possiamo e dobbiamo parlare di business con il business”.

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