AAA cloud provider ideale cercasi

Verizon_CorrealePortabilità, servizi, rete e sicurezza. Questi, in soldoni, gli aspetti considerati prioritari per utenti cloud in cerca di provider all’altezza delle aspettative.

A dirlo è il “Verizon State of the Market: Enterprise Cloud 2014 Report” stilato da Verizon mixando molteplici fonti di dati, compresa una survey condotta su 181 clienti cloud di livello enterprise, un’ulteriore ricerca cui hanno risposto 988 aziende e utilizzando i dati contenuti nel report “Business Agility in the Cloud” condotto da Harvard Business Review Analytic Services e sponsorizzato da Verizon, con oltre 527 rispondenti.

Prova a offrirne un sunto Alfonso Correale, group sales manager per il Sud Europa di Verizon, riportando, come primo dato, un buon 72% degli intervistati che, entro il 2017, pensa di migrare verso il cloud oltre la metà dei propri workload, servizi as a Service compresi.

Ne nasce la constatazione di come l’incremento dei workload e della loro complessità comporti aspettative più elevate nei confronti dei cloud provider da parte delle aziende. Anche perché, si sa, sebbene utilizzare un unico vendor sia la via maggiormente auspicabile, non sono poche le aziende che utilizzano modelli di cloud ibrido rivolgendosi a diversi vendor e finendo per creare un mix fra cloud pubblico e cloud privato.
Da qui l’importanza della portabilità tra cloud provider confermata da un ulteriore 32% di aziende pronte a indicare la business agility quale driver principale per l’adozione di soluzioni cloud, a conferma che trasferire o migrare ambienti di test e sviluppo su altre nuvole o infrastrutture deve rivelarsi un’esperienza semplice.
Non si illudano, però, le realtà con infrastrutture già altamente virtualizzate. Spesso dotate di ambienti complessi, frutto di investimenti passati, sono proprio loro a necessitare di una maggiore expertise finalizzata a migrare correttamente le applicazioni.

In tutto questo, le reti che trasportano un volume crescente di traffico assumo un ruolo essenziale per le aziende che implementano il cloud computing.
Ne è convinto l’84% del campione analizzato che, nel Report di Verizon riferito al 2014, ha eletto l’autonomia quale aspetto più importante all’interno di un servizio cloud seguito, con il 70% delle preferenze, dal livello di performance.
Da qui la considerazione che, sempre più, ai cloud network provider è richiesto di fornire un’esperienza d’uso senza soluzione di continuità per applicazioni data-intensive e performace-driven utilizzando tecnologie in grado di fornire opzioni di configurazione dinamica durante le migrazioni su cloud.

Decisivo, infine, l’aspetto legato alla sicurezza, considerato un punto dolente sia per le aziende che utilizzano il cloud o la colocation, un’infrastruttura interna o una esterna.
Di buono, però, c’è il dato secondo, cui, il 65% delle aziende interpellate considera il cloud un fattore in grado di migliorare il livello di sicurezza.

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