A Sestri Levante il punto sull’e-learning

All’incontro che si svoglerà in maggio si discuterà dell’adozione di uno standard che sta diventando realtà ngli Usa. Ma non ancora in Italia

16 aprile 2003 Scorm è la parolina magica del mercato dell’e-learning ormai avviato verso la definizione di uno standard (lo Scorm, appunto) per l’interoperabilità dei contenuti nei paesi
anglosassoni ma che in Italia ha ancora un buon cammino davanti a sé. Lo stimolo
per l’adozione di uno standard anche nei paesi latini potrebbe venire
dall’e-learning results 2003 un convegno organizzato da Giunti
interactive labs che si terrà a Sestri Levante dal 12 al 15 maggio 2003 (per
ulteriori informazioni www.learningresults.com). “Oltre 45 relatori
spiega l’amministratore delegato di Giunti interactive labs Fabrizio
Cardinali
tratteranno l’argomento dal punto di vista di standard
e progetti governativi presentando anche case studies”
. Come è successo in
tutti i mercati hi tech la definizione di una piattaforma comune è la molla che
imprime una grossa spinta al mercato. In questo caso la piattaforma arriva
dall’Ims, un consorzio internazionale al quale partecipano
oltre a Giunti nomi come Apple, Oracle Cisco oltre al Mit).
Proprio dall’Ims sono arrivate le specifiche basate su Xmnl per lo Scorm che è
stato adottato dall’Adl, un ente governativo americano al quale
partecipa anche l’esercito che ha adottato la soluzione per gli Stati Uniti.
Dietro lo standard, rispetto al quale secondo Cardinale in Italia non c’è ancora
grande sensibilità, c’è una vasta (forse troppo) offerta fatta da oltre seicento
piattaforme di e-learning, una molto più ridotta per il content management e
un’offerta praticamente inesistente quanto riguarda i contenuti già pronti per
il nuovo standard.

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