A Ferrara la Regione Emilia Romagna fa rete

L’innovazione è la Rete Radiomobile Regionale, inaugurata ufficialmente all’inizio della settimana.

La presentazione ufficiale è avvenuta all’inizio della settimana, anche se
la messa a regime è prevista per la fine dell’anno. R3 (R Cubo), ovvero la Rete
Radiomobile Regionale, è un esempio degli indirizzi che gli investimenti della
pubblica amministrazione possono prendere in materia di infrastrutture.

Spiega Gaudenzio Garavini, direttore generale
organizzazione personale sistemi informativi e telematici della Regione Emilia
Romagna: “Si tratta di una infrastruttura mobile virtuale con la quale
andiamo a sostituire le reti analogiche di polizia municipale, 118, protezione
civile, servizi sanitari, fornendo loro non solo un servizio di trasferimento
voce, dati e immagini, ma anche l’interconnessione tra le diverse
entità
”.


A regime la rete, realizzata in tecnologia tetra da un raggruppamento di impresa che fa capo a Finmeccanica, consterà di 61 siti, 51 dei quali già completati.
Si tratta di infrastrutture complesse, che devono
garantire la migliore copertura sia in ambito veicolare, sia in ambienti
chiusi
– prosegue Garavini -. Attualmente abbiamo distribuito 1.500
terminali, destinati a diventare 7.000 a fine anno con l’obiettivo di arrivare a
14.000
”.

Questa per quanto riguarda la rete mobile.
Per quanto attiene al fisso, invece, l’investimento si chiama Lepida, una rete in fibra ottica che collega tutte le amministrazioni locali.
Attualmente si parla di
circa 400 sedi nella regione, ma in prospettiva saranno migliaia di punti. Una
volta raggiunta la piena copertura, sarà naturale pensare a una successiva
integrazione fisso-mobile
”.


In realtà il vero
obiettivo al quale punta Garavini e con lui la Regione Emilia Romagna guarda al
modello spagnolo: “Penso al servizio 112 unificato, ovvero il numero unico
per le emergenze, così come sperimentato a Madrid. Le tecnologie per realizzarlo
ci sono: per questo abbiamo chiesto a viceministro Minniti l’autorizzazione a
dare il via a una fase di testing nella Regione. Sarebbe un ulteriore,
importante, passo avanti
”.

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