Se c’è il marchio il dominio passa di mano

Una sentenza stabilisce che in caso di presenza di un marchio registrato il relativo dominio passa al titolare del brand

Un dominio Internet attivato con il nome di un marchio già registrato è stato trasferito ai titolari del marchio. Così ha deciso un guidice di Firenze applicando una legge del 2005 sulla proprietà industriale.


La vicenda prende origine dall’iniziativa di una casa editrice toscana che, dopo aver registrato il nome di una rivista, non ancora pubblicata, ha fatto ricorso contro una concorrente che usava lo stesso nome per un periodico e per il web. “Il giudice – ha spiegato l’avvocato Barbara Gualtieri, che ha firmato il ricorso – ha applicato una legge, in base a cui, quando si attiva un sito Internet, in particolare se destinato ad attività commerciale, non solo bisogna verificare che il domain name non sia occupato, ma è anche necessario che il nome non coincida con un marchio registrato da altri”.


All’altra casa editrice è stato quindi inibito l’uso del marchio anche per pubblicizzare il periodico, registrato con un nome diverso. “E’ una delle prime ordinanze – spiega Gualtieri – in cui si applica la legge del 2005 con cui, in pratica, vennero recepite sentenze, come quella sul caso Armani, che riconobbero a marchi noti il diritto di utilizzare i loro nomi per il sito Internet”.


La vicenda Armani risale al 2003 quando dopo una causa legale la nota casa di moda aveva strappato il dominio Armani.it al timbrificio Armani che l’aveva registrato in precedenza.


Il giudice del Tribunale di Bergamo aveva dato ragione alla Giorgio Armani SpA sentenziando che il dominio “armani.it” nelle mani di Luca Armani era illegittimo.

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