Comunicare a tempo di Ip

La prima spinta all’adozione del VoIp è stata come sempre la riduzione dei costi, ma in azienda la vera iniezione d’efficienza può arrivare solo dopo una profonda ridefinizione dei processi

Il mercato del VoIp in Italia è molto più maturo di quanto in genere si creda.
Questo è almeno ciò che emerge da una ricerca commissionata da Microsoft lo scorso anno, in occasione del lancio di Office Communications Server 2007, che ha mostrato che anche in un mercato medio-piccolo caratterizzato da clienti che vanno da 10 a 500 pc (in una fascia di mercato cioè che si muove più lentamente rispetto ai grossi gruppi aziendali) il VoIp è una tecnologia conosciuta (71%) e utilizzata (32%), non solo come tecnologia a sé, ma anche come sistema di comunicazione integrato (11,8%).

«La tecnologia è nota da alcuni anni e il mercato sta iniziando a metabolizzarla – dichiara Luca Renzanigo, product manager Unified communication di Microsoft Italia -. Il motivo principale della sua adozione è il risparmio dei costi, che vengono abbattuti maggiormente quando si tratta di una soluzione di comunicazione inegrata. La spinta in Italia sta arrivando anche dalle Istituzioni che sono sempre più sensibili al contenimento dei costi».
L’ottimismo di Microsoft arriva a negare che ci siano ostacoli invalicabili alla diffusione di questa tecnologia: «In realtà non esiste un motivo unico che ne frena l’utilizzo – sottolinea Renzanigo -. Ogni cliente ha la sua peculiare situazione che può presentare difficoltà che vanno dall’integrazione nell’infrastruttura esistente al training dei dipendenti per usare i nuovi sistemi di comunicazione. Legato a questo c’è sicuramente una conoscenza superficiale della tecnologia da parte di molti».

Quanto al futuro, Microsoft nel breve periodo vede un aumento dell’utilizzo del pc come strumento di comunicazione in tempo reale, quindi non più soltanto per la comunicazione asincrona delle tradizionali e-mail, ma anche per la messaggistica istantanea, la voce, la video chat e la condivisione delle applicazioni.
«A lungo termine è difficile fare una previsione – commenta Renzanigo – dato che siamo di fronte a una rivoluzione del modo di comunicare come lo abbiamo conosciuto fino a ora, il mercato è in forte crescita in tutto il mondo e i diversi player stanno investendo molto. In futuro vivremo esperienze di comunicazione e collaborazione sempre più simili a incontri reali, diminuendo la necessità di spostarsi e risparmiando tempo e denaro».
Sostanzialmente ottimistica è anche la posizione di Avaya: «Il mercato italiano è pronto – sostiene il channel sales director Vittorio Balestrini -. Ci sono molti segnali che lo dimostrano, per esempio nella Pubblica amministrazione».
E anche Avaya non vede freni allo sviluppo: «La tecnologia è pronta – dichiara Balestrini -, l’offerta è chiara e consolidata e alla portata di tutti. Forse c’è reticenza da parte del cliente meno tecnologico che può vedere nel VoIp solo una ipotesi di risparmio di connessione e di infrastruttura, non riuscendo ancora a valutare le sue potenzialità e le sue utilità nelle possibili applicazioni».

Secondo Avaya è già chiara la tendenza delle applicazioni VoIp a fornire sempre di più un servizio a valore, come nel caso della mobilità.
«A lungo termine ritengo che avrà una grande diffusione la Unified communication – sostiene convinto Balestrini – cioè la possibilità di non avere più un telefono fisso e l’accesso a tutti i media grazie a qualsiasi dispositivo a disposizione».
La posizione di Zyxel è, invece, più cauta: «Il mercato del VoIp non è ancora abbastanza maturo per decollare – commenta il Sales & marketing manager Valerio Rosano -. Nonostante non sia più solo una tecnologia di nicchia, il VoIp viene in genere utilizzato decisamente al di sotto delle sue potenzialità, ossia come sostituto della telefonia tradizionale. Inoltre le imprese nell’ultimo anno hanno ridotto gli investimenti sulle nuove tecnologie, dunque occorrerà ancora un po’ di tempo perché il VoIp si affermi pienamente».
Tra i principali freni allo sviluppo del Voice over Ip, Rosano cita soprattutto la mancanza di un accordo sugli standard, «difficile da perseguire soprattutto perché coinvolge due mondi diversi tra loro, quello dell’informatica e quello delle telecomunicazioni» e la scarsa conoscenza da parte dei potenziali clienti.
Finora le aziende sono riuscite ad apprezzare i vantaggi economici legati alle tecnologie di Unified communication, ma non ancora a comprendere completamente l’intero potenziale del VoIp di incidere sui processi aziendali. «Il VoIp permette di migliorare l’efficienza e velocizzare i processi grazie a nuove modalità di collaborazione sia all’interno dell’azienda, sia all’esterno con fornitori, clienti e partner – dichiara Rosano -. Questo si traduce naturalmente in maggiore produttività e nell’evoluzione del business».
Ma quando si passa a considerare lo sviluppo prossimo venturo, anche Zyxel mostra segni di ottimismo.
«Date le potenzialità, il settore della Unified communication giocherà un ruolo di primaria importanza sia nel breve sia nel lungo periodo. Crescerà presto la domanda di prodotti e soluzioni per la convergenza, cui dovrà seguire un’offerta da studiare e diversificare in base alle esigenze degli utenti, in particolare le aziende» sottolinea Rosano.

A ciascuno
il suo go-to-market

Zyxel opera tramite alcuni distributori, tra cui Sidin, Brevi, Cdc, Comitec, Datamatic, Esprinet, Hard&Soft Service, The Net, proponendo, in particolare alle piccole e medie imprese, soluzioni e infrastrutture semplici da utilizzare e configurare, che riescano comunque a far fronte alle loro esigenze. Compito però spesso difficile, vista la mancanza di conoscenza e informazione da parte degli utenti finali, che sono ancora impreparati ad accogliere la nuova tecnologia e capire le sue potenzialità.
Viene perciò utile il supporto delle terze parti, ossia dei system integrator: gli Zyxel Certified partner.
«Le piccole e medie imprese hanno bisogno, infatti, di attività ad ampio spettro, ossia di configurazione, installazione e manutenzione – commenta Rosano -. Possono far affidamento sui partner certificati che godono del supporto tecnico di Zyxel, nonché della formazione su tecnologie e prodotti, attestata dalla certificazione. Inoltre, in caso di necessità, questi partner possono contattare direttamente Zyxel per risolvere qualsiasi tipo di problematica e avere agevolazioni di tipo commerciale. Inoltre i system integrator hanno la possibilità di tenersi aggiornati partecipando ai corsi di specializzazione organizzati da Zyxel».

Un po’ diverso il modello di go-to-market di Avaya, che per un numero ristretto di clienti è di tipo diretto, anche se il posizionamento di offerta può avvenire con la collaborazione di alcuni partner. Il resto del mercato è gestito tramite tre distributori specializzati per tipologia di mercato e di prodotto, due per il mercato Small and medium business, ossia Tecnocael e Fiore, e uno, Xerity, per il mercato Enterprise. Questi distributori sono il fulcro di una community di reseller e system integrator che sviluppano le soluzioni Avaya, operando direttamente sui clienti e portando valore aggiunto al mercato con copertura di tutto il territorio nazionale.
I prodotti della soluzione Unified communication di Microsoft sono distribuiti tramite il tradizionale canale e sono proposti dai partner in grado di assistere operativamente i clienti nell’installazione e configurazione dell’infrastruttura.

«Una delle difficoltà che potrebbero essere comuni in fase di vendita è quella di educare i dipendenti a sfruttare al massimo le potenzialità di una soluzione di Unified communication – commenta Renzanigo -. Qui la soluzione Microsoft mostra un chiaro vantaggio perché è basata sull’interfaccia della suite Office che è nota e familiare. Pertanto l’utilizzo delle diverse funzionalità è semplice e intuitivo e trova nelle informazioni di presenza il filo conduttore che attraversa tutte le applicazioni, consentendo agli utenti di scegliere il modo migliore di comunicare con i propri contatti».

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome