Networking professionale: l’app BizzyNow, complementare a LinkedIn

Il team della app di networking professionale BizzyNow

In quanti, tra manager e professionisti IT, hanno passato ore in aeroporti, hotel, stazioni o corridoi di eventi tech senza riuscire a trasformare quel tempo morto in contatti utili? Nell’era del lavoro ibrido e della mobilità costante, il networking professionale geolocalizzato diventa una necessità concreta: non basta più “essere su LinkedIn”, serve riuscire a intercettare nel qui e ora le persone giuste che si trovano nello stesso luogo. ​

Networking professionale: quando LinkedIn non basta

LinkedIn è la piattaforma di riferimento per il networking professionale, con oltre 1 miliardo di utenti nel mondo e una crescita a doppia cifra della base utenti attivi anche in Europa nel 2025.

Tuttavia, per chi viaggia spesso per lavoro o partecipa a fiere, conferenze e community tech, l’esperienza offerta da LinkedIn è ancora principalmente asincrona e tipicamente “da feed”: ottima per incrementare la visibilità, meno efficace per generare incontri spontanei e mirati nel momento e nel luogo in cui ci si trova.

Cos’è e come funziona BizzyNow

La start up BizzyNow nasce proprio dall’osservazione che molte persone si muovono tra luoghi, eventi, coworking e contesti urbani ricchi di potenziali contatti, ma non dispongono di uno strumento che li aiuti a identificare, filtrare e incontrare chi ha interessi e competenze affini.

La startup, fondata da Tommaso Fè (CEO), Francesco Biliotti (Co-Founder & CRO) e Andrea Failli (Co-Founder & CTO), ha sviluppato un’app di business networking che permette a manager, consulenti, founder e team di trasformare i tempi morti (una sosta in aeroporto, un’ora libera tra due meeting, una pausa durante una conferenza) in occasioni di incontro ad alto valore aggiunto. ​

Una volta effettuato il login con una identità professionale, l’app combina geolocalizzazione intelligente e un algoritmo di matching per segnalare in tempo reale quali altri professionisti compatibili si trovano nelle vicinanze, in base a competenze, interessi e obiettivi di networking dichiarati.

L’utente può proporre o accettare brevi incontri in presenza (i cosiddetti “Bizzy Moments”) in spazi neutri come lounge, aree comuni di coworking o zone networking degli eventi, con un sistema di feedback e reputazione che aiuta a mantenere alta la qualità delle interazioni.

Chi sono i founder della piattaforma

Al centro del progetto c’è un team con competenze fortemente complementari: alla guida c’è il CEO e Founder Tommaso Fè, con una lunga esperienza nella leadership commerciale e nel go-to-market di aziende tecnologiche globali, attivo nelle community italiane di CIO e CTO. La sua esperienza nel costruire reti di relazione di alto livello e modelli di vendita complessi è alla base del posizionamento di BizzyNow verso il mondo enterprise e le community professionali.

Accanto a lui, il Co-Founder e CRO Francesco Biliotti porta oltre vent’anni di esperienza nel mondo Big Tech e SaaS, con una specializzazione in cybersecurity, cloud transformation e data protection, particolarmente rilevante per i mercati Public Sector ed enterprise privato.

Sul fronte tecnologico il Co-Founder e CTO Andrea Failli è l’artefice dell’architettura della piattaforma, grazie a un background da cloud architect e full-stack developer, con competenze in sicurezza, AI/ML e scalabilità infrastrutturale, cruciali per trasformare la visione di networking geolocalizzato in un prodotto solido e scalabile.

Oltre LinkedIn: il valore del networking geolocalizzato

Nel panorama delle app di business networking, articolato tra piattaforme generaliste e soluzioni più verticali, BizzyNow si posiziona quindi come complemento sul piano dell’esperienza rispetto a LinkedIn e ad altre app di networking professionale.

Il focus non è ampliare la base contatti in modo indiscriminato, ma creare match rilevanti nel posto giusto e al momento giusto, riducendo il rumore tipico dei feed social e dei gruppi generalisti.

Tre elementi differenziano in modo netto questo approccio: la dimensione real time, che permette di cogliere opportunità nell’arco di pochi minuti; il ruolo del contesto fisico (luogo, orario, tipo di evento), che influenza il tipo di relazione; e la scelta di strutturare incontri brevi e focalizzati, in presenza, invece che limitarli a richieste di connessione o messaggi privati. Per un’utenza B2B, questo significa trasformare l’app in un layer operativo che si appoggia alle identità digitali esistenti, ma le rende azionabili sul territorio.

I primi test tra eventi e community tech

I primi casi d’uso di BizzyNow arrivano dal mondo degli eventi e delle community tech, dove la startup ha testato la piattaforma per favorire connessioni spontanee durante conferenze e incontri di settore.

In eventi come Codemotion Milano e diverse DevFest sul territorio italiano, l’app ha generato centinaia di attivazioni nelle prime 48 ore, oltre il 60% di match significativi tra professionisti e una maggiore interazione nelle aree comuni e nei momenti spontanei.

Le metriche interne mostrano che una quota rilevante degli utenti che completano il profilo e abilitano la geolocalizzazione attiva almeno un match durante un evento o una permanenza in un luogo, con un buon tasso di feedback positivi sugli incontri generati.

Per gli organizzatori di eventi e community, questi dati diventano insight utili per capire come si muovono i partecipanti, quali temi catalizzano più incontri e come ottimizzare spazi, orari e format di networking. ​

Il modello di business e dati per le aziende

Sul fronte del modello di business BizzyNow adotta un approccio freemium per gli utenti individuali, affiancato da piani B2B rivolti a imprese, coworking, fiere, associazioni e operatori di aeroporti o hospitality.

Le aziende possono utilizzare l’app di networking professionale per attivare o potenziare community locali di professionisti, valorizzare gli spazi fisici (come lobby, lounge, aree coworking) e offrire ai partecipanti ai propri eventi un’esperienza di matching guidato.

Per il pubblico IT e per chi gestisce piattaforme digitali, il vero asset è la componente dati: la piattaforma può generare insight anonimi e aggregati sulle interazioni, sulle traiettorie di networking e sugli interessi emergenti, integrabili con sistemi di CRM, strumenti di marketing automation o suite di collaboration. In questa prospettiva, il networking geolocalizzato per professionisti diventa anche un sensore avanzato su come si costruiscono le relazioni d’affari nel mondo fisico.

Funding, roadmap e ambizioni

La startup ha già raccolto un primo sostegno attraverso un round family & friends, seguito da un investimento sulla piattaforma Mamacrowd by Azimut, destinato a supportare la crescita dell’app, lo sviluppo delle funzionalità enterprise e l’espansione verso coworking, aeroporti, business hotel ed eventi internazionali.

Nel mirino ci sono in particolare il mercato EMEA e gli hub dove il traffico di business traveller e di eventi B2B è più intenso, a partire dalle principali capitali europee e dai grandi poli fieristici.

La roadmap prevede il rafforzamento delle integrazioni con strumenti enterprise e la costruzione di partnership con coworking, business hotel, aeroporti e venue per eventi, così da inserire BizzyNow in modo nativo nei percorsi fisici dei professionisti.

Per l’ecosistema startup italiano, è un esempio di come un’app di business networking possa nascere locale, con un team di founder radicati nel mercato italiano, ma con un modello pensato sin dall’inizio per la scalabilità internazionale.

Impatto per CIO, HR e responsabili eventi

Per CIO, responsabili digital, HR e organizzatori di eventi, soluzioni come BizzyNow aprono un fronte nuovo nell’integrazione tra piattaforme digitali e spazi fisici: il networking diventa una funzionalità attivabile e misurabile, non solo un effetto collaterale di fiere e conferenze.

Integrare un layer di networking professionale geolocalizzato con sistemi di collaboration, programmi di business travel, iniziative di employer branding e academy aziendali può aiutare a costruire community più coese e a dare più valore al tempo speso in presenza.

In un mercato in cui LinkedIn resta centrale ma mostra segnali di saturazione e di overload informativo, sperimentare app di business networking nate per il real time e il territorio può rappresentare un vantaggio competitivo, soprattutto nei settori ad alta intensità di relazione come IT, consulenza e industria digitale.

Per chi lavora nel mondo tech, BizzyNow e i suoi founder sono un caso da osservare: una risposta tutta italiana a un’esigenza globale, quella di far incontrare le persone giuste nel posto giusto, al momento giusto.

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