Workday ha chiuso il terzo trimestre dell’anno fiscale 2026 con numeri solidi e un messaggio chiaro: la domanda di piattaforme cloud per gestire persone, finanza e agenti AI continua a crescere, e l’azienda sta capitalizzando su questo slancio. Nei primi cento caratteri del comunicato emerge subito il punto chiave: ricavi in crescita del 12,6%, con la componente in abbonamento che raggiunge i 2,244 miliardi di dollari, segno che il modello ricorrente resta la spina dorsale della piattaforma.
Ricavi in aumento e margini più alti: cosa raccontano i numeri
I ricavi totali del trimestre si attestano a 2,432 miliardi di dollari, mentre la crescita del business subscription segna un +14,6% anno su anno. Il dato più significativo riguarda però la redditività: il margine operativo GAAP sale al 10,7%, in netto miglioramento rispetto al 7,6% dello scorso anno. Sul fronte non-GAAP — metrica molto osservata dagli analisti perché isola la performance industriale — il margine arriva al 28,5%.
L’utile per azione segue lo stesso trend: 0,94 dollari in modalità GAAP e 2,32 dollari in modalità non-GAAP. Cresce anche il backlog, che indica il valore dei contratti già firmati e non ancora fatturati: 8,21 miliardi su base 12 mesi (+17,6%), 25,96 miliardi complessivi (+17%). Dentro questi numeri c’è anche l’impatto dell’acquisizione di Paradox, chiusa nel trimestre.
Cash flow forte e buyback miliardario: Workday rafforza la sua solidità
La generazione di cassa resta uno dei punti più robusti: il cash flow operativo raggiunge 588 milioni di dollari, mentre il free cash flow si porta a 550 milioni. Al 31 ottobre 2025 l’azienda dispone di 6,84 miliardi di dollari tra cassa e titoli, e prosegue nel programma di riacquisto azionario con 803 milioni investiti per 3,4 milioni di azioni.
Per il CEO Carl Eschenbach, la direzione è netta: “Workday ha consegnato un altro trimestre solido, trainato dalla forza e dalla diversità del nostro business e dal momentum del nostro portafoglio AI”. Il CFO Zane Rowe conferma il passo avanti nelle previsioni: ricavi da subscription attesi a 8,828 miliardi di dollari per l’intero anno (+14%), con un margine operativo non-GAAP stimato al 29%.
Clienti, settori e novità AI: dove si sta allargando l’ecosistema Workday
Il trimestre ha visto nuovi ingressi e ampliamenti importanti, dal settore finanziario alla grande industria, passando per realtà globali come Levi Strauss, Novartis e DBS Bank. Un segnale forte arriva dal settore pubblico USA: il Dipartimento dell’Energia è diventato la prima agenzia federale di livello ministeriale a migrare i sistemi HR core su Workday Government, in cloud FedRAMP.
È in accelerazione anche il settore healthcare, che diventa il sesto segmento Workday sopra il miliardo di ricavi ricorrenti annuali.
Sul fronte dell’innovazione, l’azienda ha scelto la conferenza Workday Rising per presentare nuovi tasselli della propria strategia AI: gli agenti Workday Illuminate, il nuovo Workday Data Cloud come layer dati unificato, Workday Build per sviluppatori e Workday Flex Credits, modello di consumo per la fruizione di funzionalità AI. A supporto di questa roadmap, Workday investirà 175 milioni di euro in tre anni per un nuovo AI Centre of Excellence a Dublino, con 200 nuove posizioni altamente specializzate.
Si aggiungono due acquisizioni mirate: Paradox, che porta un agente conversazionale per il recruiting, e Sana, che rafforza l’area del knowledge management aziendale basato su AI. Sul fronte delle partnership, l’intesa con Microsoft punta a gestire in modo più sicuro e coordinato persone e agenti AI tra le due piattaforme.
Compliance, benessere e riconoscimenti: cosa chiede oggi il mercato
Il trimestre ha visto anche il lancio del Pay Transparency Analyzer, sviluppato con Kainos e pensato per supportare le imprese nella conformità alla EU Pay Transparency Directive. Cresce poi la rete di partner nell’ambito del benessere dei dipendenti, con nuovi ingressi come Chime, Spring Health e Strada.
Workday è stata inoltre riconosciuta Leader da Gartner in tre Magic Quadrant chiave: Cloud HCM, Cloud ERP per aziende service-centric e Cloud ERP Finance. Un tris che conferma la maturità della piattaforma sia sul versante HR sia su quello finanziario.
Le prospettive per il Q4 e per l’intero FY2026
Per l’ultimo trimestre dell’esercizio, Workday prevede ricavi da subscription pari a 2,355 miliardi di dollari (+15,5%), con un margine operativo non-GAAP almeno del 28,5%. Su base annua, la stima resta su 8,828 miliardi di ricavi subscription e un margine intorno al 29%.
Il quadro complessivo racconta una crescita costante, una piattaforma che si espande nei settori regolamentati e un ruolo sempre più centrale dell’intelligenza artificiale — dagli agenti AI ai nuovi layer dati — all’interno delle strategie HR e Finance delle grandi organizzazioni.






