ChatGPT introduce le group chats: conversazioni condivise con amici, colleghi e l’AI

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OpenAI porta in ChatGPT una delle funzioni più attese per l’uso quotidiano e collaborativo dell’intelligenza artificiale: le group chats. La novità trasforma ChatGPT da assistente individuale a spazio condiviso in cui più persone possono dialogare tra loro e con il modello nella stessa conversazione, sia da web sia da mobile. L’obiettivo è semplice e molto concreto: rendere più naturale pianificare, decidere, progettare attività insieme, mantenendo al tempo stesso un controllo chiaro su privacy, profili e impostazioni.

Dopo una prima fase di test in alcune regioni, l’azienda sta progressivamente estendendo le group chats a tutti gli utenti loggati nei piani ChatGPT Free, Go, Plus e Pro a livello globale. La funzione si inserisce nel più ampio percorso di evoluzione di ChatGPT come piattaforma collaborativa, accanto ad altre novità come le app interne e i miglioramenti introdotti con GPT-5.1.

Collaborazione in tempo reale con ChatGPT group chats

Il cuore della novità è la possibilità di mettere nello stesso spazio digitale più persone e ChatGPT. In pratica, invece di avere conversazioni separate tra un singolo utente e ChatGPT, le group chats permettono di pianificare un viaggio, organizzare una cena, definire un progetto o preparare un documento lavorando insieme, con l’AI che interviene quando serve per proporre idee, sintetizzare informazioni o rispondere a domande.

ChatGPT può aiutare a confrontare destinazioni, costruire un itinerario, creare una lista di cose da portare, oppure intervenire come supporto neutrale in una decisione di gruppo. In ambito domestico o personale, le group chats possono diventare il luogo in cui una coppia o un gruppo di coinquilini discute arredamento, stile, preferenze, chiedendo al modello di elaborare proposte visive o di mettere ordine tra le varie opzioni.

La stessa logica vale per scuola e lavoro: studenti che preparano una ricerca, team che strutturano una presentazione, colleghi che raccolgono note e documentazione possono condividere articoli, appunti e domande in un unico thread, lasciando che ChatGPT riassuma i contenuti, evidenzi i punti chiave o suggerisca una scaletta.

Come funzionano le group chats in ChatGPT

Per creare una group chat è sufficiente toccare l’icona con le persone nell’angolo in alto a destra di una nuova conversazione o di una chat esistente. Se si aggiunge qualcuno a una chat già avviata, ChatGPT crea una copia della conversazione sotto forma di nuovo gruppo, così lo storico individuale rimane separato e distinto.

L’invito può essere condiviso tramite link con una o più persone, fino a un massimo di venti partecipanti, e chiunque nel gruppo può inoltrare quel link ad altri. Al primo utilizzo viene richiesto di impostare un breve profilo con nome, username e foto, in modo che tutti sappiano chi partecipa alla conversazione. Le group chats compaiono in una sezione dedicata della barra laterale, per ritrovarle rapidamente.

Dal punto di vista tecnico, le risposte sono gestite da GPT-5.1 Auto, che seleziona il modello più adatto alla richiesta in base al contenuto del prompt e al piano dell’utente a cui ChatGPT sta rispondendo. Restano disponibili le principali funzioni che gli utenti già conoscono: ricerca, caricamento di file, generazione di immagini, dettatura vocale. I limiti di utilizzo si applicano solo quando interviene ChatGPT, non ai messaggi scambiati tra i partecipanti, e vengono scalati dal plafond del profilo a cui il modello sta rispondendo in quel momento.

Nuovi comportamenti social e controllo delle notifiche

Per adattarsi al contesto di gruppo, ChatGPT è stato addestrato con nuovi comportamenti sociali. Il modello segue il flusso della discussione e decide se intervenire oppure restare in ascolto, in base a quanto sta succedendo nella chat. Se si vuole una risposta esplicita, è sempre possibile menzionare “ChatGPT” nel messaggio per chiamarlo direttamente in causa.

All’interno delle group chats il modello può anche reagire con emoji e utilizzare le foto profilo come riferimento, ad esempio quando gli si chiede di generare immagini personalizzate e divertenti per i membri del gruppo. Le impostazioni del gruppo sono gestibili in modo semplice: toccando le icone dei partecipanti si possono cambiare il nome della chat, aggiungere o rimuovere persone, disattivare le notifiche.

Ogni singola group chat può avere istruzioni personalizzate per il comportamento di ChatGPT. È possibile chiedergli, ad esempio, di essere più sintetico o più dettagliato, di usare un tono particolare o di concentrarsi soprattutto sulla sintesi dei contenuti, adattando l’assistente al tipo di gruppo e al contesto d’uso.

Privacy, memoria e sicurezza per gli utenti più giovani

Le group chats sono progettate per rimanere separate dalle conversazioni private: la memoria personale di ChatGPT non viene condivisa con altri partecipanti e non viene utilizzata all’interno delle chat di gruppo. Allo stesso modo, il modello non crea nuove memorie partendo dalle conversazioni di gruppo. OpenAI segnala che in futuro saranno valutati controlli ancora più granulari, in modo che gli utenti possano decidere se e come utilizzare la memoria anche in questo contesto.

Il controllo resta in mano alle persone: l’invito a una group chat deve essere accettato prima di entrare, tutti possono vedere chi è presente, ciascun partecipante può uscire in qualsiasi momento. I membri del gruppo possono rimuovere altri partecipanti, con l’eccezione del creatore del gruppo, che può essere escluso solo se decide di lasciare la chat.

Per gli utenti sotto i 18 anni sono previsti ulteriori livelli di protezione. Se in una group chat è presente un minorenne, ChatGPT riduce automaticamente l’esposizione a contenuti sensibili per tutti i partecipanti. Inoltre, tramite i controlli parentali, genitori o tutori possono disattivare completamente l’accesso alle group chats.

Verso un’esperienza di ChatGPT sempre più condivisa

L’introduzione delle group chats rappresenta il primo passo di una trasformazione più ampia: fare di ChatGPT non solo un assistente individuale, ma un ambiente condiviso dove collaborare, confrontarsi e creare insieme. Man mano che la funzione verrà estesa a tutti i piani e a tutte le regioni, e che l’uso crescerà, l’azienda potrà raccogliere feedback per raffinare il comportamento del modello nelle conversazioni di gruppo e introdurre nuove possibilità di interazione.

In prospettiva, ChatGPT punta a diventare un partecipante naturale alle dinamiche di un team, di una classe o di un gruppo di amici, capace di aiutare a far emergere idee, accelerare le decisioni e dare forma ai progetti comuni, mantenendo al centro il controllo da parte degli utenti su contenuti, privacy e modalità di utilizzo.

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