Affinity è ora gratuita: Canva ha trasformato la storica suite di Serif in una singola applicazione che accorpa fotoritocco, illustrazione vettoriale e impaginazione, con l’obiettivo dichiarato di spingere sul mercato pro senza abbassare l’asticella. Il rilascio segna uno spartiacque: il precedente modello “una tantum” scompare, arriva un’app unica “free forever” e l’integrazione diretta con l’ecosistema Canva, soprattutto per le componenti AI riservate ai piani a pagamento. La notizia è stata ufficializzata il 30 ottobre, a pochi mesi dall’acquisizione di Serif annunciata nel marzo 2024.
Cosa include la gratuità di Affinity offerta da Canva
La versione gratuita comprende tutti gli strumenti delle tre anime storiche della suite, ora organizzate in un’unica interfaccia con file format unificato e flussi di export semplificati verso Canva. “È completamente gratuita per tutti”, ribadisce la comunicazione ufficiale, senza funzioni “annacquate” nella base. La precisazione che conta: le feature di AI — generative fill, expand & edit, background removal e simili — si attivano solo se l’utente ha Canva Premium; l’app, in sé, resta utilizzabile senza abbonamento. Al momento sono disponibili le build per Windows e macOS; la versione iPad è in arrivo.

Cosa cambia per chi ha già acquistato Affinity V1/V2
Le versioni precedenti continuano a funzionare per chi le ha comprate, ma sono state rimosse dallo store ufficiale nelle settimane che hanno preceduto il lancio dell’app unificata. Non è ancora totalmente chiaro il perimetro del supporto evolutivo per le V2, che potrebbero ricevere manutenzione limitata mentre l’engineering si concentra sulla nuova piattaforma. In sintesi: nessun “spegnimento” coatto per chi ha licenze perpetue, ma il treno dell’innovazione si sposta sul nuovo binario gratuito
Perché questa mossa è strategica per Canva (e per il mercato pro)
La mossa è un attacco frontale al modello in abbonamento di Adobe su Photoshop/Illustrator/InDesign: offrire un’alternativa professionale completa, zero costo di ingresso, e monetizzare sugli strati “premium” di AI, collaborazione e asset. È lo stesso playbook che Canva applica nel mercato “prosumer”, trapiantato sul segmento pro per erodere barriere di adozione e ampliare il bacino utenti. Il messaggio è chiaro: “strumenti pro gratuiti, upgrade a valore sull’AI”.
Impatto operativo per studi, freelance e aziende
Per chi lavora in ambienti misti o vuole uscire dal lock-in, l’app unificata riduce attriti tra raster, vettoriale e DTP, abilita scambio file più lineare e — se serve — consente passaggi veloci ai tool di delivery/marketing di Canva. In un contesto aziendale, la gratuità semplifica i roll-out su più seat e i test pilota; l’AI resta opzionale via Canva Premium, quindi i responsabili IT possono decidere con calma quando (e se) abilitarla, anche per motivi di compliance. Dal punto di vista delle performance e della curva di apprendimento, gli early report evidenziano UI più coerente e un set funzioni comparabile a quello storico della suite, con guadagni sul lato workflow.
Le incognite: supporto legacy, roadmap iPad e dipendenze dall’AI
Due punti da tenere d’occhio senza sconti.
- Primo: la gestione del parco installato V2 — aggiornamenti di sicurezza, compatibilità OS e durata del supporto — perché nelle realtà strutturate la transizione non è immediata.
- Secondo: il bilanciamento tra “gratuità stabile” e crescente importanza di funzioni AI legate a Canva Premium. Se l’AI diventerà centrale nei flussi, la parte a pagamento potrebbe pesare di più nel tempo. Sul fronte mobile, la promessa è chiara ma i tempi di rilascio iPad devono tradursi in una versione all’altezza del desktop.
Cosa devono fare adesso i team creativi
Chi è su Affinity può pianificare test concreti sull’app unificata: portare un progetto reale con elementi raster, vettoriali e impaginazione, verificare compatibilità asset/font/plug-in, misurare tempi di esecuzione e qualità export verso tipografie e CMS. Per chi è in ecosistemi Adobe, il consiglio pragmatico è un A/B di una settimana su consegne ripetitive: se i tempi migliorano a parità di qualità, l’opzione ibrida diventa difendibile anche economicamente, soprattutto in contesti multi-sede.
Canva ha tolto il prezzo di ingresso all’unica suite pro realmente credibile fuori dall’universo Adobe. Affinity ora è gratuita e completa nella base; l’AI è il livello premium. È una scelta aggressiva che può riallineare il mercato, a patto che la promessa resti coerente nel tempo sugli aggiornamenti, sul supporto legacy e sulla qualità delle release per tutte le piattaforme.






