Vem Sistemi e la collaborazione che porta innovazione

Dal VemLive 2025 il valore della collaborazione. Imprese, università e territorio insieme per innovare.

Mai più di adesso il mondo, le aziende, le persone, sentono la necessità di unirsi, di lavorare insieme per raggiungere un obiettivo comune, impossibile da raggiungere singolarmente a causa degli ostacoli economici, politici, geopolitici e chissà quali altri ancora, evidenti e non. C’è bisogno, c’è voglia, di collaborazione. E quando accade i vantaggi si vedono. Un bisogno che sul mondo business Vem Sistemi riflette e risponde proponendosi innanzitutto come Gruppo, per poi aprire le porte anche verso l’esterno, ai clienti, agli enti del territorio, alle università, ai fornitori, partner. Del tema della collaborazione e della necessità della creazione di un ecosistema virtuoso e vicendevolmente vantaggioso Vem Sistemi ne ha voluto fare il fil rouge del suo VemLive 2025, l’evento annuale in cui il system integrator forlivese incontra clienti, partner, prospect, per una riflessione comune su come interpretare le tecnologie per rispondere in maniera adeguata alle sempre nuove esigenze delle aziende.

Una giornata che ha visto momenti di incontro, formazione e approfondimenti su temi tecnologici specifici, grazie anche alla presenza di vendor sponsor pronti a illustrare le proprie offerte, e spesa a dare un senso al concetto di collaborazione in ambito business, che oggi significa costruire insieme reti di fiducia in un mondo che cambia a velocità sempre più difficile da gestire. Significa creare alleanze stabili, dove la conoscenza circola, le competenze si sommano e l’innovazione nasce dal dialogo. In un’ottica di ecosistema che per Gruppo Vem non è un valore astratto, ma una concretezza, e che il Gruppo stesso declina in ogni dimensione dell’organizzazione: nei rapporti tra le società del gruppo, nella relazione con i clienti e con i partner tecnologici, fino al dialogo con il mondo accademico e con i territori in cui l’azienda opera.

Non solo intuito. Vem mostra il valore tangibile della collaborazione

Abbiamo imparato che la crescita nasce solo se c’è confronto tra realtà diverse – ha esordito Stefano Bossi, amministratore delegato di Vem Sistemi e del Gruppo Vem -.

Stefano Bossi, amministratore delegato di Vem Sistemi e di Gruppo Vem

Non esistono aziende isolate, ma reti interconnesse, che generano valore solo quando la collaborazione diventa parte integrante del modo di lavorare. Noi stessi ci siamo arrivati grazie al metodo usato per redigere il Report di sostenibilità 2024, pubblicato con due anni di anticipo rispetto agli obblighi di legge e che è stato costruito sulla base di un’analisi di doppia materialità, ossia valutando sia l’impatto dell’azienda sull’ambiente e sulla società, sia gli effetti che i fattori esterni esercitano sull’attività stessa. Quel percorso ha avuto un effetto rivelatore: ci ha permesso di misurare in modo oggettivo il valore delle relazioni, che fino a quel momento vivevamo solamente in maniera intuitiva. E abbiamo scoperto che lo stakeholder investment, cioè la ricchezza generata dalle connessioni con persone, partner e territorio, era sottostimato. Dentro quelle relazioni si nascondeva una forza collettiva che andava riconosciuta e coltivata”.

Da quella scoperta è nata la scelta di fare dell collaborazione Vem un principio organizzativo, unamodalità di crescita che tiene insieme tecnologia, persone e territorio.

Intragruppo, partner, vendor e Università. Le collaborazioni che muovono Gruppo Vem

Un ecosistema che in Vem si manifesta su più livelli. Il primo, intragruppo, è quello che connette le aziende del Gruppo nella realizzazione di progetti comuni. Ne è esempio Glass, la nuova piattaforma di diagnostica che nel 2026 sostituirà MyVem, lo strumento attualmente utilizzato per monitorare infrastrutture, reti e sistemi dei clienti.
Nata dall’unione di competenze diverse, Glass è il risultato del lavoro congiunto di MyDev (la società del gruppo specializzata nello sviluppo software), Neen (focalizzata su architetture cloud e container) e Certego (società del Gruppo Vem dedicata alla sicurezza IT e alla threat intelligence). Realtà che hanno un proprio obiettivo di business ma che, operando insieme, contribuiscono all’innovazione del Gruppo stesso.

Il secondo livello riguarda la collaborazione con i partner tecnologici e i clienti, dove l’approccio ecosistemico diventa generatore di valore condiviso. Dal progetto Deep Dive, sviluppato con Trend Micro per approfondire l’analisi delle telemetrie di sicurezza e dei modelli di comportamento delle minacce, è nata Halo, la piattaforma di analisi avanzata oggi parte integrante dell’offerta del gruppo. A questa si affianca il programma avviato con Crif, oggi anche azionista di Certego, per un progetto congiunto che sarà rivelato a breve.

Ma la collaborazione, per Vem, non si ferma alle imprese, e la estende anche al mondo accademico e della formazione, terreno naturale per far crescere quelle competenze tecnologiche del futuro di cui già oggi il mercato avrebbe tanto bisogno. Dal 2022, la sede di Forlì ospita uno dei laboratori del corso di laurea professionalizzante in Tecnologie dei Sistemi Informatici dell’Università di Bologna, mentre la partnership decennale con la Fondazione ITS Academy Adriano Olivetti continua a formare centinaia di giovani nei percorsi post-diploma in cyber security, networking e DevOps.

La collaborazione con le università crea opportunità. Includendo nell’IT anche le donne

Iniziative cui si affianca “Ragazze Digitali”, progetto ideato dal professor Michele Colajanni dell’Università di Modena e Reggio Emilia, oggi diventato progetto della Regione Emilia Romagna, e sostenuto da Vem Sistemi, che promuove la partecipazione femminile all’informatica attraverso laboratori estivi e corsi creativi. Quest’anno sono oltre 250 le studentesse che si sono formate, segno che quando l’impegno è condiviso tra Università e imprese si riesce a generare opportunità finora inedite.

Un legame tra ricerca e innovazione che è caro all’AD di Vem Sistemi, che ha colto l’occasione di unire questo concetto con il valore che al settore possono portare le donne invitando sul palco Rita Cucchiara, professoressa di Ingegneria Informatica appena nominata rettrice in pectore dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Prima donna ai vertici dell’ateneo dopo 850 anni dalla sua fondazione. “Le università devono diventare motori di innovazione e lavorare con le imprese, non solo per loro – ha detto -. E il nostro compito è costruire una didattica di impatto e una ricerca capace di restituire valore al territorio”. Un principio, ha osservato Bossi, “che condividiamo pienamente, perché per noi formazione e impresa fanno parte di uno stesso ecosistema, quello delle competenze che generano futuro”.

Da questa sinergia è nato il progetto di uno spin-off universitario insieme a tre docenti di Unimore, per sviluppare un SOC AI, vale a dire un sistema di Security Operation Center basato su intelligenza artificiale, in grado di analizzare in tempo reale eventi di sicurezza e di classificare automaticamente gli incidenti grazie a modelli di machine learning. “Un risultato che avrebbe l’effetto di aumentare la velocità di analisi degli operatori, consentendogli di dedicare più tempo alle attività a maggior valore. In questo modo l’uso della tecnologia non sostituisce l’operato delle persone, favorendo, anzi, la loro crescita professionale”.

È una collaborazione per il business ma che ha anche risvolti etici quella promossa nel corso di VemLive 2025, che ben si cala nel contesto umano e territoriale. Con partnership, progetti e attività formative che partecipano al disegno di un azienda che vuole essere parte attiva di una rete e non centro esclusivo di competenze.

L’innovazione non è mai un atto solitario – ha ribadito Bossi in chiusura -. È piuttosto il risultato di una costruzione collettiva, dove persone, aziende e istituzioni condividono obiettivi e responsabilità. Ed è così che vogliamo continuare a crescere, insieme”.

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