Google investe nello storage di energia a lunga durata, con l’azienda italiana Energy Dome

Energy Dome Google

L’elettricità alimenta la vita moderna e Google sta contribuendo ad accelerare lo sviluppo di un’ampia gamma di tecnologie, dall’energia geotermica avanzata al nucleare di nuova generazione fino alle tecnologie di fusione, che – sottolinea l’azienda – possono rendere possibile un futuro in cui il fabbisogno di elettricità on-demand sia soddisfatto con energia pulita, ogni ora di ogni giorno.

Ora Google ha aggiunto un’altra tecnologia al suo portfolio: lo stoccaggio di energia a lunga durata (Long Duration Energy Storage o LDES). Attraverso una nuova partnership a lungo termine con Energy Dome, la società americana intende sostenere diversi progetti commerciali a livello globale per implementare la loro tecnologia LDES.

La nuova batteria a CO₂ di Energy Dome è in grado di immagazzinare l’energia pulita in eccesso e poi reimmetterla nella rete per 8-24 ore, colmando il divario tra il momento in cui l’energia rinnovabile viene generata e quello in cui è necessaria. Grazie a questa partnership commerciale e all’investimento nell’azienda, Google ritiene che questi progetti possano sbloccare nuova energia pulita per le reti in cui opera entro il 2030, contribuendo a soddisfare le esigenze a breve termine del sistema elettrico e avvicinando l’azienda al suo  obiettivo di energia senza emissioni di carbonio 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Introducendo più rapidamente sul mercato questa tecnologia LDES, prima nel suo genere, Google punta a metterne rapidamente il potenziale a disposizione delle comunità di tutto il mondo, rendendo disponibile 24 ore su 24 un’energia elettrica affidabile e conveniente e sostenendo la resilienza delle reti elettriche che integrano quantità crescenti di fonti di energia rinnovabile.

Perché è importante, secondo Google

Le batterie agli ioni di litio, che in genere immagazzinano e distribuiscono energia per 4 ore o meno, sono state fondamentali per aumentare la capacità elettrica delle reti e gestire le fluttuazioni a breve termine nella produzione di energia rinnovabile, quando il sole non splende o il vento non soffia. Il supporto di Google a queste batterie di durata inferiore ha aiutato le reti su cui fa affidamento, dal Belgio al Nevada, a soddisfare i picchi di domanda di energia elettrica e a ridurre la necessità di aumentare la produzione delle centrali elettriche a combustibili fossili.

Ma cosa succederebbe se si potesse immagazzinare e distribuire energia pulita per più di qualche ora o addirittura per un’intera giornata? Gli studi condotti dall’Electric Power Research Institute dimostrano che le tecnologie LDES possono integrare in modo economicamente vantaggioso un volume crescente di energie rinnovabili nei sistemi elettrici e contribuire a rendere le reti più flessibili e affidabili. L’LDES Council stima che l’implementazione di fino a 8 terawatt (TW) di LDES entro il 2040 potrebbe portare a un risparmio annuo di 540 miliardi di dollari a livello mondiale, grazie anche alla loro capacità di ottimizzare le reti.

Come funziona questa tecnologia

L’approccio innovativo di Energy Dome allo stoccaggio di energia – spiega Google – utilizza l’anidride carbonica (CO₂) contenuta in una batteria unica a forma di cupola. Quando c’è abbondanza di energia rinnovabile in rete, il sistema utilizza tale energia per comprimere la CO₂ dallo stato gassoso a quello liquido. Quando la rete necessita di più energia pulita, la CO₂ liquida si espande nuovamente in un gas caldo sotto pressione, creando una forza potente, molto simile al vapore che fuoriesce da una pentola a pressione, che fa girare una turbina. Questa turbina rotante genera energia priva di carbonio che può essere reimmessa direttamente nella rete per periodi che vanno dalle 8 alle 24 ore.

Energy Dome – azienda fondata a Milano nel febbraio 2020 da Claudio Spadacini, Dario Rizzi e Francesco Oppici – ha già firmato contratti per la realizzazione di progetti su scala commerciale in Italia, Stati Uniti e India. La sua tecnologia ha già dato prova della propria efficacia, avendo immesso elettroni nella rete italiana per oltre tre anni, grazie al suo impianto dimostrativo commerciale e ora con il suo impianto commerciale su larga scala da 20 megawatt (MW) in Sardegna.

Perché la scalabilità è cruciale

Secondo Google, LDES ha il potenziale per essere commercializzato molto più rapidamente rispetto ad altre tecnologie avanzate di energia pulita presenti nel portfolio della big tech. Ciò significa che l’azienda americana può utilizzarlo nel breve termine per aiutare il sistema elettrico a crescere in modo più flessibile e affidabile, insieme ad altri strumenti che sta sviluppando, come la gestione della domanda dei data center.

Supportando molteplici implementazioni commerciali della tecnologia Energy Dome a livello globale, Google mira a diffondere questa tecnologia più rapidamente e a costi inferiori. Oltre alla collaborazione a lungo termine con Energy Dome, Google prevede di sostenere una gamma crescente di tecnologie LDES in via di sviluppo, sia attraverso accordi commerciali che possano catalizzare un’adozione più ampia sul mercato di tecnologie più mature, come quella di Energy Dome, sia attraverso investimenti in fasi iniziali.

Per rimuovere gli ostacoli alla diffusione e alla commercializzazione delle LDES e di altre tecnologie energetiche avanzate senza emissioni di carbonio, Google sta anche promuovendo politiche a favore dell’energia pulita, assicurandosi che i mercati energetici valorizzino appieno le tecnologie senza emissioni di carbonio, stabili e flessibili, e promuovendo regolamentazioni che  favoriscano le infrastrutture essenziali per la decarbonizzazione della rete e la sicurezza energetica.

Google si è dichiarata entusiasta di compiere questo primo passo con Energy Dome per sfruttare appieno il potenziale dell’LDES e ha sottolineato che la partnership rafforzerà la resilienza della rete elettrica, consentendo al contempo di alimentare le tecnologie, far crescere le economie e alimentare le luci nelle case con energia pulita 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

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