AI e open data per simulare il cambiamento climatico sulle Alpi

TELT Hackathon Alpi

Simulare gli effetti del cambiamento climatico sulle Alpi tra Francia e Italia da qui al 2050 per sviluppare strategie sostenibili e resilienti e accompagnare cittadini, imprese e istituzioni verso un nuovo approccio alle “Terre Alte”: è questo l’obiettivo che TELT e Open Data Playground (ODP), in collaborazione con Lazio Innova, Palantir, Fourth Age, AWorld e ZeroCO2, si sono posti con l’Alpine Climate Data Challenge 2025, il primo hackathon sul clima alpino a cui hanno preso parte studenti universitari e ricercatori provenienti da tutto il mondo.

TELT, il promotore pubblico bi-nazionale incaricato della realizzazione e della gestione della sezione transfrontaliera della linea ferroviaria Torino-Lione, vuole essere così un attore chiave della transizione verso un mondo più sostenibile. L’hackathon è il primo passo per mettere in rete le intelligenze e la ricerca con il mondo imprenditoriale, sviluppare idee e trasformarle in realtà in una visione condivisa sul futuro.

Nicolò Quartararo, Alessandro Rem Picci, Filippo Volante e Alessandro Zocchi del team GreenVengers (Università La Sapienza di Roma) sono i vincitori della competizione internazionale con il progetto “Tȇte-à-TELT: harnessing data and innovation for real environmental impact”. La giuria ha riconosciuto la capacità del team di analizzare i dati non solo legati alla descrizione del cambiamento climatico, ma anche in relazione all’ambiente, alla fauna e alla biodiversità, arrivando a coinvolgere cittadini e territorio attraverso lo sviluppo di app intelligenti.

GreenVengers_Hackathon_TELTAvviato a febbraio e giunto alla sua fase finale, l’hackathon ha visto gruppi di studenti e dottorandi sfidarsi nella creazione di modelli predittivi e strumenti di visualizzazione per anticipare l’impatto dei cambiamenti climatici. Sono stati 160 i partecipanti all’hackathon, 37 le università e 13 i Paesi di provenienza. Sfruttando le potenzialità della piattaforma di analisi dati Foundry-Palantir i partecipanti hanno potuto gestire l’intero progetto, dall’integrazione dei dati alla visualizzazione e sviluppo di soluzioni innovative tramite la Generative AI. In particolare, la sfida era utilizzare le principali fonti pubbliche di dati climatici e metereologici (come ad esempio Copernicus, NOAA, Arpa Piemonte, Méteo France), servendosi dell’intelligenza artificiale per ipotizzare l’evoluzione di variabili chiave – come temperatura, precipitazioni, vento, umidità, pressione atmosferica, copertura nevosa – e il possibile impatto futuro del cambiamento climatico sui due versanti delle Alpi.

I team dei 5 progetti finalisti – che vedono coinvolti studenti di origine italiana etiopica, iraniana, vietnamite e provenienti dalle Università di Catania, Messina, Milano, Palermo, Pavia, Roma, Torino – hanno sviluppato soluzioni innovative e pratiche per affrontare la task assegnata: relazioni e report dettagliati di analisi e metodo; dashboard interattive; prototipi di applicazioni software/app/video interattivi per fornire informazioni utili e predittive alle comunità locali; mappe climatiche; papers a supporto della documentazione scientifica.

Diverse le specificità interessanti emerse. In particolare, tra i progetti presentati ci sono modelli climatici studiati per le valli di Susa e Maurienne che si propongono di analizzare tendenze meteorologiche locali e prevedere condizioni future attraverso algoritmi di machine learning che consentono di delineare i possibili scenari di riscaldamento dell’arco alpino e i possibili impatti ambientali sui territori analizzati; lo sviluppo di un’interfaccia di un’app dedicata alla sostenibilità ambientale, progettata per coinvolgere attivamente i cittadini, incoraggiando l’adozione di comportamenti ecologici, fornendo aggiornamenti quotidiani, obiettivi personalizzati e approfondimenti scientifici; un progetto di previsione delle valanghe basato su modelli predittivi e tecniche di machine learning che propone al contempo possibili soluzioni pratiche per la gestione del rischio, dalla riforestazione alle barriere fisiche, fino a strumenti di sicurezza personale per gli escursionisti e gli operatori del settore.

Questo viaggio, rivolto ai giovani e fatto con i giovani, è accompagnato da partner internazionali che compongono la giuria e il comitato scientifico: CERN, International Thermonuclear Experimental Reactor (ITER), Fondazione LINKS, Collège des Ingénieurs, Société des Grands Projets, Associazione Camere di Commercio dell’Euroregione Alpmed, Open Data Playground, Tecne Gruppo Autostrade per l’Italia, Intesa San Paolo Innovation Center, Pop AI, Université de Savoie Mont Blanc, Università di Torino, Palantir, Machine Learning Reply, Fourth Age. Il Comitato scientifico è presieduto dalla fondatrice di Pop AI Emanuela Girardi insieme al direttore della Divisione Ferroviaria e direttore aggiunto Francia di TELT, Lionel Gros. La giuria è presieduta dal meteorologo Andrea Giuliacci insieme alla direttrice Sviluppo sostenibile, ambiente e sicurezza e direttrice aggiunta Italia di TELT, Manuela Rocca.

Finalisti e vincitori accederanno ora a stage e collaborazioni nelle aziende partner. L’Hackathon infatti ha l’ambizione di intercettare nuove competenze nella gestione dei dati climatici e nell’uso dell’AI e offrire opportunità di crescita e lavoro ai migliori talenti.

L’Alpine Climate Data Challenge 2025 si inserisce nel programma di eventi che TELT promuove per celebrare i suoi primi 10 anni di attività (2015-2025).

Il progetto è realizzato con il supporto tecnico/organizzativo di: Sobig data, Data science CINI Lab, Aworld, ZeroCo2, Open Search Network, Boston Consulting Group Italia, Lutech, Matchguru, Moviri.

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