Una startup italiana nella Growth Academy di Google: AI for Cybersecurity

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Come afferma Google, le startup di cybersecurity a livello globale stanno sfruttando l’intelligenza artificiale per rafforzare la difesa di comunità, governi e utenti contro minacce informatiche sempre più sofisticate.

Tra queste, la startup italiana Equixly impiega l’intelligenza artificiale per automatizzare i test di penetrazione delle API, concentrandosi sull’identificazione delle vulnerabilità aziendali. Questo approccio consente alle organizzazioni di gestire in modo proattivo i rischi legati alla sicurezza delle API e di proteggere i propri ecosistemi digitali.

Nel corso della Munich Cyber Security Conference della scorsa settimana, sono state annunciate le 16 aziende selezionate per la terza edizione della Google for Startups Growth Academy: AI for Cybersecurity, tra cui Equixly.

Il programma annuale, che prenderà il via il 26 marzo a Varsavia, offrirà a Equixly e alle altre startup selezionate l’accesso a workshop personalizzati e sessioni di mentoring con esperti di Google AI, Mandiant, VirusTotal e Google Cloud. Attraverso supporto mirato, consulenze e l’accesso a una rete di founder e leader del settore, il programma mira a fornire a queste startup le migliori opportunità di crescita e successo.

Di seguito, l’elenco delle altre startup selezionate insieme a Equixly per l’edizione 2025 della Growth Academy: AI for Cybersecurity.

  • Averlon (Washington, Stati Uniti), una startup che si occupa di sicurezza cloud, utilizza l’intelligenza artificiale per individuare e dare priorità ai rischi automaticamente, rispondere agli incidenti di sicurezza informatica e scalare con le aziende.
  • Cerby (California, Stati Uniti) collega le app a sistemi di sicurezza pre-esistenti, eliminando le operazioni manuali e migliorando la compliance della sicurezza.
  • CounterCraft (San Sebastian, Spagna) attira gli hacker con un ambiente di rete simulato, fornendo intelligence sulle minacce in tempo reale.
  • DeepTrust (California, Stati Uniti) aiuta a proteggersi da deepfake e social engineering tramite identificazione in tempo reale e formazione.
  • ESProfiler (Manchester, Regno Unito) aiuta ad ottimizzare la sicurezza degli investimenti e a massimizzare l’adozione di prodotto.
  • IT-Harvest (Michigan, Stati Uniti) fornisce una piattaforma per la ricerca di prodotti e fornitori di cybersecurity
  • Mitigant (Potsdam, Germania) offre servizi di sicurezza per tutte le aree di rischio delle infrastrutture cloud native
  • Moxso (Copenhagen, Danimarca) utilizza l’intelligenza artificiale per automatizzare le simulazioni di phishing e la formazione, contribuendo a creare una solida cultura della sicurezza.
  • Qalea (Barcellona, Spagna) semplifica la gestione della sicurezza con un’unica piattaforma e l’automazione AI.
  • Qualifier (Ashkelon, Israele) valuta le applicazioni basate su LLM in tempo reale, garantendo sicurezza, affidabilità e compliance.
  • Secretarium (Londra, Regno Unito) offre un ambiente sicuro e verificabile per l’esecuzione di applicazioni con dati sensibili.
  • Steryon (Barcellona, Spagna) aiuta le organizzazioni a comprendere e gestire meglio i rischi informatici nei loro ambienti tecnologici operativi.
  • System Two Security (California, Stati Uniti) è una piattaforma di cybersecurity alimentata dall’intelligenza artificiale che automatizza il riconoscimento e la gestione delle minacce.
  • Wodan AI (Bruxelles, Belgio) fornisce data privacy e sicurezza agli utenti che utilizzano l’AI.
  • XFA (Antwerp, Belgio) si occupa di identificare i dispositivi utilizzati dalle aziende, informare gli utenti sui rischi e verificare la compliance.
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