Come iOS 18 per iPhone, macOS Sequoia era stato presentato in anteprima alla WWDC24 e ora Apple lo ha reso disponibile come aggiornamento gratuito per tutti gli utenti Mac.
Chiaramente, potranno accedere all’update i modelli compatibili, che sono: iMac 2019 e successivi; iMac Pro 2017 e successivi; Mac Studio 2022 e successivi; MacBook Air 2020 e successivi; Mac mini 2018 e successivi; MacBook Pro 2018 e successivi; Mac Pro 2019 e successivi.
C’è però da tenere presente che alcune funzionalità specifiche presentano requisiti hardware più ristretti, e a volte anche limitazioni di disponibilità per determinate aree geografiche. Ad esempio, una delle nuove funzioni più interessanti di Continuity, iPhone Mirroring, oltre a richiedere un Mac con chip Apple silicon o processore Intel con chip di sicurezza T2, al momento non è disponibile in UE.
Analogamente ad iOS 18 per iPhone, anche per il lancio di macOS Sequoia le luci della ribalta sono state puntate in special modo su Apple Intelligence, la tecnologia di intelligenza artificiale della società di Cupertino. Tuttavia, vale anche qui il discorso che abbiamo fatto per iOS: oltre alla disponibilità delle nuove funzioni basate su Apple Intelligence che, non presenti al lancio, verranno introdotte con un update successivo, c’è il punto dolente del mancato supporto per l’Italia e per la lingua italiana.
Vediamo allora sei delle funzionalità chiave di macOS Sequoia che ci sembrano tra le più interessanti.
Organizzare le finestre a mosaico
Ora, trascinando le finestre sul bordo dello schermo, macOS Sequoia suggerirà automaticamente una disposizione in un tile sulla scrivania: è possibile posizionare rapidamente i riquadri uno accanto all’altro, oppure collocarli negli angoli per mantenere in piena vista un numero ancora maggiore di app. È anche facile ridimensionare due riquadri adiacenti per creare la propria disposizione di lavoro ideale sul desktop del Mac.
Le scorciatoie da tastiera consentono inoltre di disporre le finestre affiancate in modo ancora più rapido. Ed è possibile anche scegliere tra le varie opzioni di tiling utilizzando il pulsante della finestra o i comandi dalla barra dei menu.
Presentazioni e videoconferenze
L’anteprima di presentazione consente a chi presenta di sapere cosa si sta per condividere con altre persone prima di mostrare i contenuti a tutti. La funzione presenter preview viene visualizzata quando si condivide lo schermo in una videoconferenza o ci si collega a un monitor o a un display esterno e consente di scegliere solo un’applicazione da condividere o l’intero schermo. Mandando in riproduzione in Keynote, o in una applicazione di terze parti supportata, l’utente ottiene un’anteprima della posizione del contenuto e delle note del presentatore, e in tal modo può così assicurarsi che il contenuto giusto sia sullo schermo giusto.
In tema di videochiamate e videoconferenze, ora è possibile sostituire lo sfondo durante una videocall, scegliendo tra un’ampia gamma di sfumature di colore e sfondi di sistema, oppure selezionando la propria immagine preferita.
Nuova app Password
La nuova app Password che abbiamo visto in iOS 18 arriva anche sul Mac (e, per inciso, anche su iPad con l’aggiornamento iPadOS 18). Come abbiamo sottolineato, gli account salvati in Password in una app si sincronizzano tramite il servizio iCloud, in modo che l’utente possa accedervi anche sugli altri dispositivi Apple, così come su Windows, utilizzando la web app Password di iCloud.
Gaming sul Mac, con macOS Sequoia
Tradizionalmente, il mondo del gaming ha sempre “vissuto” principalmente su console e pc: il Mac non è mai stato tra i protagonisti principali di questo settore. Con l’avvento dei chip Apple silicon lo status quo non è stato rivoluzionato, ma sembra essersi alzato il livello di vivacità, sia in termini di disponibilità di giochi che di prestazioni sulla piattaforma.
La Modalità gioco non è una novità su Mac, come lo è invece su iPhone con iOS 18 e su iPad con iPadOS 18, ma Apple sottolinea che ci sono ora dei miglioramenti. Ricordiamo che la Game Mode richiede un computer Mac con Apple silicon.
La società di Cupertino mette altresì in evidenza che sono numerosi i titoli di rilievo che sono ora disponibili o per cui è imminente l’uscita su Mac. Apple ha preparato una raccolta ad essi dedicata, sul Mac App Store.
Note più produttive
Dopo una breve parentesi di svago, torniamo alla produttività, con un’applicazione semplice ma molto utile nelle attività quotidiane: Note.
Note riceve, con macOS Sequoia, diverse nuove funzioni interessanti. Ora è possibile inserire formule, espressioni ed equazioni durante la digitazione per risolvere automaticamente e istantaneamente i calcoli matematici nel corpo della nota. È possibile assegnare delle variabili e usarle nelle espressioni, così come modificarle successivamente, con i risultati che cambiano in tempo reale.
Oltre alle note matematiche, è ora possibile ripulire e organizzare meglio le note particolarmente lunghe, nascondendo il testo al di sotto delle nuove intestazioni di sezione comprimibili ed espandibili. Come anche far risaltare il testo della nota utilizzando l’evidenziazione con cinque diverse opzioni di colore.
Inoltre, l’utente può fare delle registrazioni audio direttamente nella nota, e modificare la nota stessa durante la registrazione, in modo da essere sempre in grado di annotare qualcosa di importante.
Messaggi programmabili
Nell’app Messaggi di macOS Sequoia troviamo sia nuove funzionalità e miglioramenti che si relazionano più alla dimensione ludica e divertente della messaggistica, che quelli che potremmo collocare nelle categorie della produttività e dell’utilità.
Di queste novità, tra le prime potremmo includere i nuovi effetti dinamici e animati di iMessage per il testo, che possono essere applicati a lettere, parole o frasi per “dare vita” alle proprie conversazioni.
Tra le seconde potremmo invece annoverare la possibilità di programmare i messaggi. È ora possibile comporre un messaggio in un determinato momento e programmarne l’invio per un momento successivo: una funzione molto utile quando desideriamo comporre subito un messaggio che però preferiamo venga consegnato più tardi o anche in un altro giorno.









