Tra i padiglioni monotematici spicca, oltre a quello dedicato alla sicurezza, l’area WirelessWorld che raggruppa fornitori di hardware, software e servizi.
La crescita del lavoro nomadico, termine con cui si indica un’attività svolta spesso o prevalentemente al di fuori di un ufficio, comporta l’esigenza di accedere in modo permanente e costante a dati e informazioni che risiedono in server non importa dove siano dislocati. Inevitabilmente, sulle reti di comunicazione sono in espansione i volumi di traffico di dati al punto che Cisco ipotizza che nel 2011 il traffico mensile su Internet toccherà la soglia dei 29 Exabytes.
Non è un caso se al Cebit, tra i padiglioni monotematici spicca, oltre a quello dedicato alla sicurezza, l’area WirelessWorld che raggruppa fornitori di hardware, software e servizi. Come negli altri padiglioni specializzati, lo spazio espositivo è completato da una zona, molto frequentata, dedicata a seminari e workshop.
Il padiglione si caratterizza anche per la possibilità di constatare con mano i prossimi sviluppi della tecnologia, quali connessioni Umts/Hspa a 28,8 Mbps e Lte a 40 Mbps per arrivare alla velocità della rete wireless dell’area che raggiunge i 300 Mbps grazie a una implementazione dello standard 802.11 pre-n.
Ma il bello del Cebit sta nel fatto che accanto a tutte le aree specializzate dall’impronta fortemente indirizzata agli utenti professionali, si trovano padiglioni caratterizzati da applicazioni tecnologiche estreme indirizzate al mondo dei videogiochi e in generale dell’entertainment.
Quest’anno la fanno da padrone i produttori di schede, molti dei quali promettono il superamento del record del mondo di overclocking con tanto di dimostrazione in diretta. E per essere più credibili, negli stand troneggiano enormi bombole di azoto liquido per il raffreddamento dei microprocessori e di tutti i componenti utilizzati.





