L’umanità di TelePresence di Cisco

Una soluzione che consente di tenere meeting a distanza dando la sensazione di essere attorno allo stesso tavolo.

Cisco sta continuamente cambiando il proprio posizionamento aziendale e, come rimarca Danilo Ciscato, direttore Business Development e marketing della filiale nazionale «siamo molto diversi dal passato e oggi ci rivolgiamo sempre più anche al consumer. Ormai il momento è quello del Web 2.0 e Internet non è più una rete di computer ma di persone». E la società ha voluto accentuare il cambiamento, presentando anche un nuovo logo, più semplice e stilizzato, che ricorda pur sempre un ponte.

Date queste premesse, il recente annuncio di Cisco riguarda un rinnovato modo di far comunicare e collaborare persone diverse che si trovano in luoghi diversi. Si tratta della soluzione TelePresence, che si differenzia significativamente dalla videoconferenza tradizionale in quanto i partecipanti sono visualizzati a grandezza naturale all’interno di monitor al plasma di 65”: i loro movimenti sono fluidi (sena effetto scia), il video trasmette immagini di qualità (risoluzione elevata nativa di 1080P) mentre l’ambiente ha un effetto speculare in quanto riproduce lo stesso stile e arredamento in tutti i luoghi tra loro collegati.

Quindi TelePresence si presenta come una nuova categoria di soluzioni, che mette in contatto in modo nuovo agli utenti che hanno bisogno di comunicare e collaborare. Infatti, TelePresence Meeting crea un effetto “incontri dal vivo”, in quanto i partecipanti vivono un’esperienza di faccia a faccia in rete, rendendo più facile l’interazione e la collaborazione in ambito a aziendale, ma per Cisco sono numerosi i campi di applicazione, come la telemedicina, le classi remote, il palco o la reception virtuali.

Il progetto Cisco, che ha comportato un investimento di parecchi milioni di dollari (il cui Roi è previsto entro tre anni) e la realizzazione di tecnologie innovative create internamente (frutto di 26 brevetti più 10 sottomessi e in via di validazione), garantisce, secondo Gianluca Ferrè, Business Dvelopment manager Unified Communications, una elevata qualità del contatto visivo (latenza impercepibile), semplicità di gestione (un bottone da premere, in quanto la tecnologia è invisibile agli utenti), affidabilità e sicurezza: sfrutta, infatti, la rete come piattaforma (Cisco Unified Communications e l’architettura Sona).

La soluzione sarà disponibile a fine anno in due versioni: TelePresence System 3000 da 12 posti al tavolo virtuale (costo circa 300mila dollari) e TelePresence System 1000 da 4 posti (costo circa 100mila dollari).

Numerosi sono gli obiettivi che stanno dietro a questo progetto, che peraltro Cisco ha già dottato al suo interno, ottenendo una serie di vantaggi, come migliorare la produttività, cambiare i modelli di business, ridurre i viaggi del 20% (che di conseguenza è stato calcolato possono ridurre le emissioni di ossido di carbonio del 10% in un anno) e diminuire di 100 milioni di dollari le spese per i viaggi dei dipendenti.

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