La manifestazione di Ferrara, giunta oggi alla giornata conclusiva, ha già pronte le basi per la prossima edizione. Nelle parole del direttore Marcello Giacomantonio il bilancio dei primi due anni
Non ha ancora numeri definitivi da mostrare Marcello Giacomantonio, direttore dell’edizione 2005 dell’Expo e-Learning, manifestazione che proprio oggi saluterà la città estense che l’ha ospitata. Ha però chiara in mente la formula che ha reso questo secondo appuntamento “completamente diverso” da quello che l’ha preceduto un anno fa.
“Prima di tutto – spiega Giacomantonio – abbiamo optato per una tre giorni a cavallo del sabato e non della domenica, perché ci siamo accorti che quattro giorni erano davvero troppi. Abbiamo poi coinvolto una serie di settori verticali e aperto al canale dell’internazionalizzazione, rompendo schemi vecchi e accademici”.
Questa del 2005 è stata anche un’edizione che, per prima cosa, ha visto la partecipazione di più aziende private ed enti della Pubblica amministrazione, rispetto alle Università “che, un anno fa, anche senza essere on line, avevano interpretato l’Expo e-Learning come il salone dello studente e non come un’occasione per mettere in luce le potenzialità dell’insegnamento a distanza”.
Dunque, un’edizione più in target, “che – ribadisce il nostro interlocutore – aveva come principale obiettivo quello di creare un ponte di collegamento tra il mondo della ricerca (che deve guardare a strumenti tecnologici sempre più efficaci), il Pubblico e i privati (che non devono cercare altrove quello che le Università italiane possono e devono fornire in termini di conoscenza)”.
La formula di quest’anno ha, inoltre, visto la creazione di una serie di comitati scientifici per ogni settore coinvolto, ossia imprese, medicina, scuola, università e Pubblica amministrazione. “Le impressioni dei partecipanti ai singoli comitati – conclude Giacomantonio – ci permetteranno di avere il polso della situazione per gettare le basi della prossima edizione. E se quest’anno abbiamo dovuto lavorare molto sul budget, nel 2006 lavoreremo di più sui destinatari”.





