Olidata limita i danni e spera nella Pa

Terzo trimestre ancora in flessione per la società di Cesena che punta sula ripresa delle vendite dirette

Olidata spera nella ripresa delle vendite dirette. L’annuncio dei risultati del terzo trimestre si chiude infatti con l’auspicio di buoni risultati nelle prossime gare della Pa e di società come Enel dove non bisognerà più passare sotto il giogo dell’odiata Consip.

In attesa che Olidata riprenda in quota in questo segmento di mercato che gli aveva dato eccellenti soddisfazioni, la società di Cesena archivia l’ennesimo trimestre che registra un calo di fatturato.

I ricavi sono stati di 112,2 milioni in leggera diminuzione (2,1%) rispetto ai 114,6 dello stesso periodo dello scorso anno. Un risultato raggiunto grazie a un maggiore sforzo come precisa la società.
“Il contenimento del calo di fatturato nel 2,1% rispetto a quanto sviluppato alla fine di settembre 2003 ha generato maggiori costi in termini di spese pubblicitarie e commerciali”
Olidata ha chiuso il terzo quarter con un risultato reddituale negativo “determinato esclusivamente da componenti straordinari del reddito”,
un margine operativo lordo di di 1,5 milioni di euro (era 6,4 un anno fa) un risultato operativo di 0,9 milioni di euro (era di 5,5 milioni nel 2003) e un risultato ante imposte negativo per 0,5 milioni di euro contro un dato positivo di 3,8 milioni di euro al 30 settembre 2003.

Inoltre, “nonostante la riduzione di personale e l’acquisizione di quello
interinale per far fronte ai picchi produttivi, l’incidenza del costo del lavoro non è diminuita ma bensì aumentata dello 0,11% rispetto al dato del venduto e dello 0.33% considerando il costo del servizio reso dagli operatori interinali”
.
Secondo Olidata dal punto di vista finanziario, i primi nove mesi del 2004 si riconducono principalmente al perseguimento e conseguimento di obiettivi come la riduzione ulteriore dell’indebitamento (in valore assoluto il calo è stato del 53,9%); riduzione dell’onerosità finanziaria (l’incidenza sul fatturato è passata dall’1,19% del 2003 allo 0,55% del 2004); riduzione dei tempi medi d’incasso (19 giorni in meno rispetto al dato ottenuto
nel III trimestre dello scorso anno).
Poi si spera nella ripresa delle vendite della Pubblica amministrazione.

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