Entro cinque anni è previsto il raddoppio dei punti vendita. Con i classici punti vendita media World, i Future concept store e le nuove aperture di Saturn
14 luglio 2004 L’ultimo nato, il cinquantesimo
punto vendita del gruppo, è stato aperto ai primi di luglio a Sassari. Ma non è
finita. Mediamarket, proprietaria dei marchi Media World, Saturn e di Media
World compra on line, ha in programma numerose altre aperture nei prossimi mesi
che permetteranno di sostenere una crescita che negli ultimi anni è
stata superiore al 20% (del 13% a parità di perimetro) e che ha permesso al gruppo di raggiungere un giro d’affari di 1,5 miliardi di euro.
La strategia di espansione, illustrata dall’amministratore
delegato Pierluigi Bernasconi, prevede tre differenti livelli che dovrebbero
portare il gruppo entro cinque anni al raddoppio dei punti
vendita
con un centinaio o più di punti vendita sparsi per la Penisola. “Attualmente siamo più concentrati nel nord-est – ha spiegato Bernasconi – ma intendiamo allargarci a tutti i bacini che possono sostenere un negozio Media World”. Ciò significa che a
ottobre sarà la volta di Mestre e Roma Tor Vergata (con quattromila mq di
superficie) con la città veneta che ospiterà un Future concept
store , un megastore uguale a quello aperto recentemente a Parma che nel giro di tre mesi è diventato il nono punto vendita italiano della catena per fatturato. Il terzo Future store sarà aperto a Padova dopo di che il gruppo si prenderà una pausa di sei mesi per valutarne i risultati.
L’espansione riguarda
anche Saturn
. Sempre in ottobre aprirà uno store a Milanofiori e un altro punto vendita sarà inaugurato a Milano sostituendo l’attuale Mw discount, un’insegna che non sparirà. Il gruppo intende proseguire nella sperimentazione aprendo un nuovo negozio sempre nel capoluogo lombardo. L’allargamento della presenza della catena vale per tutti i canali. “Vogliamo essere presenti in tutti i canali utilizzati dai nostri clienti” è il dogma
di Bernasconi che punta un 5% di fatturato da realizzare attraverso Internet
(attualmente è il 2%) e annuncia di avere già dato il via alla
sperimentazione sul digitale terrestre, mentre per il prossimo
futuro si muoveranno i primi passi nell’Internet mobile.





