Aggiornamenti per Foundry e 3Com su una tecnologia che usa il cavo di rame delle tipiche trasmissioni dati per alimentare punti d’accesso radio e di telefonia Ip.
7 aprile 2003 Malgrado l’assenza di uno standard definito, l’alimentazione elettrica via cavo Ethernet (categoria 5), utilizzata per i dati, sta seducendo i produttori di dispositivi di rete. Tutti si appoggiano in un modo o nell’altro sulla futura norma Ieee 802.3af, la cui approvazione è prevista per la fine dell’anno. È il caso, per esempio, di Foundry Networks, che ha lanciato i primi due switch della propria gamma, gli Edge 2402 e 4802 Poe, capaci di fornire fino a 480 watt di potenza accumulata attraverso le 24 o 48 porte Ethernet 10/100 Mbit/s rispettive.
Questa tecnica mira a servire, via corrente elettrica, punti d’accesso radio o di telefonia Ip, senza ricorrere a un’alimentazione locale, a condizione che i terminali accettino questa modalità di alimentazione (altrimenti occorre un adattatore). Il limite può stare nell’ancor alto prezzo dei dispositivi attrezzati, visto che un modello 2402 a 24 porte (di livello 2) costa 4.495 dollari. I quattro modelli Foundry sono dotati di due porte supplementari Gigabit Ethernet e possono gestire quattro fiel d’attesa distinte, secondo criteri di priorità applicativa.
Anche 3Com ha lanciato uno switch Ethernet che si basa sul progetto di standard 802.3af per l’alimentazione via corrente, sempre attraverso 24 porte Ethernet 10/100 Mbit/s. Il modello si chiama SuperStack 3 Switch 4400 Pwr ed è venduto a 2.495 dollari. Il suo obiettivo primario è l’alimentazione dei telefoni Ip della stessa 3Com, così come dei recenti punti d’accesso bimodali 802.11a e b (modello 8700), lanciati in parallelo.





