La corsa all’aggiornamento troppo spesso fa dimenticare la famosa compatibilità a ritroso. Ma nessuno butta più i piatti dalla finestra per festeggiare l’anno nuovo. Perchè dovrebbero farlo le aziende?
7 marzo 2003 C’era una volta un leit motiv.
Quasi un tranquillizzante refrain che trovavamo alla fine di ogni scheda tecnica
o di prodotto: “Garantita la compatibilità con xyz”, dove in quell’xyz si
nascondevano tutte le tecnologie, le piattaforme, gli standard precedentemente
utilizzati. Era il tempo della compatibilità a ritroso e,
sopratutto, della mai troppo poco decantata “salvaguardia degli
investimenti“.
Quasi a voler tranquillizzare l’utente che
avrebbe sì speso, ma non avrebbe gettato alle ortiche l’investimento
precedente.
Ma oggi siamo forse entrati in una nuova era. E del resto l’omino
col sacchetto giallo che gira comprando comprando comprando, perchè spendere fa
bene al Paese, ce lo racconta tutte le sere dagli schermi tv.
L’importante è
comprare, più ancora che investire.
Dunque, Venghino Signori! Comprate
gente, comprate!
Il più nuovo, il più bello, il più veloce.
Ma forse
c’è qualcosa che sfugge. E dev’essere qualcosa più di un dettaglio, se alla fine
il risultato è che la mano sta ben lontana dal portafoglio.
Forse il problema
sta proprio in quella compatibilità a ritroso che ogni tanto ci si
dimentica.
Qualche esempio? Ce ne sono a bizzeffe, ma ci fermeremo a uno, che
vale tutti.
Su tutti i nuovi modelli di notebook proliferano le porte
Usb. Due è lo standard. Ma non ci sono più le seriali. Poco
male, dicono. Del resto tutte le nuove periferiche sono Usb.
Appunto. Le
nuove. Chi ha in casa “vecchie” stampanti e scanner rifà la spesa. Per non
parlare di tutte quelle realtà che necessitano di un interfacciamento tra lo
strumento pc e altri strumenti elettronici, come apparati di misura o di
controllo. Sempre strumenti sono, ma perchè uno solo deve piegare a sè
l’aggiornamento degli altri?
Senza contare che tutte quelle aziende che a suo
tempo scelsero Windows Nt, hanno più di qualche problemino nella gestione delle
porte Usb.
E dunque, proponiamogli pure l’acquisto della nuova fotocamera
digitale, utilissimo strumento per chi lavora sul field o sull’assistenza.
Perchè un’immagine spesso descrive più di una relazione. Ma non dimentichiamoci
che la fotocamera probabilmente dialogherà con un pc non di ultimissima, me
nemmeno di ultima generazione.





