L’anno di Gruppo Siemens

Il colosso tedesco ha chiuso l’esercizio fiscale 2002 con un utile netto di 2,6 miliardi di euro e un Ebit quasi raddoppiato rispetto a un anno fa, mentre fatturato e ordini hanno fatto registrare una flessione.

13 dicembre 2002 Si è chiuso con un utile netto pari a 2,6 miliardi di euro l’esercizio fiscale 2002 di Gruppo Siemens, il 24% in più rispetto ai 2,1 miliardi riportati al termine dell’esercizio precedente. Buona parte dei risultati sarebbe, comunque, da imputare alle misure di ristrutturazione adottate dal colosso tedesco negli ultimi 12 mesi e alla cessione di una quota di Infineon, per la quale sono stati ricavati 500 milioni di euro, ma che è costata il posto a buona parte dei 58mila dipendenti licenziati negli ultimi 12 mesi. Vicino al raddoppio l’Ebit della società che, da 1,3 miliardi è passato agli attuali 2,5 miliardi, mentre il cash flow detenuto dal Gruppo è cresciuto del 320% raggiungendo quota 4,8 miliardi di euro.
In flessione rispetto al 2001 ordini e fatturato passati, rispettivamente, da 92,5 a 86,2 miliardi, e da 87 a 84 miliardi di euro.
Per quanto riguarda Siemens Italia, l’esercizio fiscale 2002 si è chiuso lo scorso 30 settembre con un fatturato di 3.477 milioni di euro, in leggero decremento rispetto ai 3.510 milioni riportati un anno fa. Un risultato che andrebbe letto alla luce della riorganizzazione del business delle Tlc, alla quale si sono aggiunte diverse operazioni societarie tra cui l’acquisizione di Telegyr e del restante 50% di FiatAvio Power Services, ma anche la dismissione di attività non core quali Siemens Facility Management & Services, ceduta a Aem, e Siemens Metering passata al fondo statunitense Kkr. L’area Information and Communications, che attualmente rappresenta il 51% dell’intero giro d’affari di Siemens Italia, ha generato un fatturato di 1.811 milioni di euro, in flessione del 4,6% rispetto ai 1.900 milioni totalizzati a fine 2001. In compenso, l’implementazione dei progetti Umts per H3G e Tim, della rete Gsm-R per il Gruppo Fs e la crescita dei cellulari – passati da 2,2 a 2,5 milioni – possono dirsi più che positive. Con un 36% in più di fatturato è, però, l’area Trasportation a fare la parte del leone, seguita da Medicale e Power.

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