Per Hp l’imperativo è tagliare

I costi, naturalmente. All’insegna della prudenza il colosso statunitense lascia immutate le previsioni di fatturato per il Q1 in corso e pianifica la riduzione di altri 500 milioni di dollari in aggiunta a quei 2,5 miliardi precedentemente annunciati.

4 dicembre 2002 A dispetto del clima d’ottimismo giustificato da un Q4 2002 chiuso in linea con le aspettative del mercato e un primo trimestre giudicato fin troppo ‘prudenziale’ dagli investitori, Hp annuncia l’intenzione di ridurre i propri costi di altri 500 milioni di dollari. Ancora una volta, Carly Fiorina, donna d’acciaio alla guida
di Hewlett-Packard si rifà alla inappellabilità dei numeri e annuncia stime
di fatturato e guadagno invariate, rispetto alle precedenti, in virtù di una
ripresa della spesa It che continua a latitare. Ed ecco allora che, per l’intero
esercizio fiscale 2003, il colosso porta a quota 3 miliardi di dollari i
precedenti 2,5 miliardi di riduzioni pianificate entro la fine del 2004
.

Come se
non bastasse, rispetto alle stime di sei mesi fa – a fusione Compaq ultimata,
quando la crescita della spesa in nuove tecnologie viaggiava nell’ordine del
4-6% -, ora si torna a ridimensionare il già dimensionato e a portare a un ben
più ridotto 2-4% l’aumento della spesa prevista per i prossimi 12 mesi. Numeri
non certo incoraggianti, se si considera che al termine dell’esercizio fiscale
2002 la società ha totalizzato un fatturato pari a 56,5 miliardi di dollari, con
un declino anno su anno nell’ordine dell’11%. E l’incertezza che permea il
prossimo futuro compromette anche le previsioni inerenti i profitti lordi di Hp
che, sempre secondo il management della società, dovrebbero aggirarsi fra il 25
e il 27% del totale vendite, rispetto al 25.5% realizzato nel passato esercizio.

Nel frattempo, per consolidare anche agli occhi del mondo un merger, che ha già perso uno dei suoi protagonisti (il riferimento è a Michael Capellas, neo nominato Ceo di WorldCom) ed è costato il posto a 17.900 dipendenti, la società ha investito Jeff Clarke, Mike Winkler e Webb McKinney, ex executive in Compaq, di nuove responsabilità all’interno del recente assetto societario.
E mentre negli Stati Uniti e nel resto del mondo Hewlett-Packard porta a casa 920 milioni di dollari provenienti da gare vinte assicurandosi
contratti da servizi per integrare e gestire infrastrutture It di società di
grandi dimensioni, dal lato consumer la parola d’ordine di Fiorina resta una
politica aggressiva dei prezzi. L’offensiva contro Dell Computer, infatti, può dirsi più che mai aperta dal lato server e pc.

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