Allo scopo di ridurre i propri debiti il colosso Tlc tedesco ha messo in vendita le azioni della propria divisione Internet per un valore superiore ai 732 milioni di euro
2 dicembre 2002 Non potendo più rimandare l’inevitabile, Uwe Ricke, neo nominato amministratore delegato di Deutsche Telekom al posto di Ron Sommer, ha messo in vendita le azioni di T-Online, la divisione Internet del Gruppo, per un valore superiore ai 732 milioni di euro. Lo scopo, nemmeno a dirlo, contribuire a ridurre, entro la fine del prossimo anno, gli attuali 64 miliardi di euro accumulati in termini di debiti, a quota 52,3 miliardi. Il tutto mantenendo, però, una quota non inferiore al 51% di T-Online. Un tentativo strategicamente corretto, secondo alcuni investitori, ma pur sempre una goccia nel mare, secondo altri. Già nell’aprile del 2000 Dt aveva giocato la carta della vendita di alcune azioni della unit in questione, che a settembre di quest’anno annoverava 11,8 milioni di utenti, di cui 9,68 in Germania e meno di un milione in Francia e Spagna. Ma all’epoca il prezzo era di 27 euro per azione, mentre oggi si aggira intorno ai 6,15 euro, l’80% in meno rispetto a due anni fa.





