L’enterprise social di Microsoft cresce. Otto milioni di utenti nel mondo e implementazioni trasversali per tipologia di utenti e imprese. Il caso della Provincia di Lecco.

”Abbiamo introdotto un’offerta in un ambito sostanzialmente nuovo, l’enterprise social, in un momento in cui questo stesso ambito sta letteralmente esplodendo”, così Vieri Chiti, Direttore della Divisione Office di Microsoft Italia, parla di Yammer, il business social network di Microsoft oggi utilizzato da 8 milioni di persone in tutto il mondo.
Un sistema che nasce dall’idea di gestire e stimolare le discussioni, superando i limiti del flusso gerarchico delle informazioni e dunque introducendo l’idea del lavoro in rete anche all’inerno di strutture gerarchiche: questi, secondo Chiti, i benefici immediati derivanti dall’utilizzo di Yammer, ”che trova terreno fertile in qualunque tipo di impresa, pubblica e privata, piccola e grande, sia verso i dipendenti, sia verso il pubblico, sia verso partner e fornitori”.
Non c’è dunque un unico business case nel quale si possa inserire Yammer: l’enterprise social va a chiudere il problema della proliferazione delle email, in particolare quando le email vengono gestite solo per raccogliere informazioni e distribuirle, è un ambiente di discussione e condivisione che si rivela importante quando si ha a che fare con la gestione e lo sviluppo delle idee.

”L’importante è che anche nel mondo enterprise, non si perdano di vista quei meccanismi che sono propri del mondo social – ricorda Chiti – . Schema libero, pochi vincoli, ancor meno paletti: bisogna favorire la proliferazione naturale delle conversazioni. Nel contempo, soprattutto in fase di lancio, è importante prestare molta attenzione al coinvolgimento degli utenti, per far sì che Yammer non sia visto semplicemente come un altro strumentodi cominicazione”.

Un caso concreto e sicuramente originale di utilizzo del social network enterprise viene dalla Provincia di Lecco.
Racconta Fabio Annoni, responsabile del Cst che eroga servizi informatici a 47 enti della Provincia
: ”Siamo partiti qualche anno fa, dapprima con l’adozione di BPos per poi passare a Office 365. Dall’inizio dell’anno abbiamo introdotto nuovi servizi, tra i quali Lync, e abbiamo avuto la necessità di condividere le informazioni sui corsi di formazione. Per questo abbiamo scelto Yammer”.
La necessità, per il Cst, era rendere disponibile tutto il materiale formativo e informativo a tutti i dipendenti senza utilizzare necessariamente i servizi mail.
”Questa scelta ha di fatto abilitato anche un modo diverso di concepire l’help desk – continua Annoni – . Di fatto si è creato un meccanismo virtuoso nel quale i singoli utenti si sono sentiti coinvolti, cercando di rispondere in prima persona alle diverse richieste che venivano postate sul social network”.
Annoni ricorda che alla Provincia fanno capo 90 comuni, la maggior parte dei quali al di sotto dei 3.000 abitanti e dunque sprovvisti di un Ced interno: L’utilizzo di Yammer ha consentito di far partire i progetti in tempi molto più rapidi. Oggi Yammer viene usato anche lungo tutta la filiera, coinvolgendo società di sviluppo e fornitori nei nuovi progetti: diminuisce il numero delle riunioni, quello delle email, quello delle telefonate. Il lavoro diventa di gruppo e si creano relazioni non da uno a uno ma da uno a molti”.

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