I francesi mettono al bando l’hashtag

Bando agli inglesisimi. La Commission générale de terminologie et de néologisme ha deciso: non si parli più di hashtag, ma di mot-dièse.

Facile ironizzare sui francesi. Quelli dell’ordinateur, del souris, della mot de passe.
Su questo punto non si smuovono: alla loro lingua ci tengono. Tanto da rasentare l’autarchia.
Così, bando alla colonizzazione degli inglesismi; lo scrive chiaro il Journal officiel de la République française, che a pagina 1515 dell’edizione del 23 gennaio chiaramente mette al bando l’usatissimo hashtag, che va invece sostituito con mot-dièse, che sta a indicare, si legge testualmente, ”lettere senza spazi preceduti dal segno #, che indicano un argomento di interesse inserito in un messaggio dal suo redattore, con l’obiettivo di facilitarne la ricerca”.

Se noi sorridiamo, ironizza anche Le Figaro, che se da un lato giustifica la lotta della Commission générale de terminologie et de néologisme, che ha emanato il diktat e che combatte contro l’abuso di anglicismi, dall’altro considera la battaglia persa in partenza, così come l’imposizione di mercatique al posto di marketing o courriel invece di e-mail.

Il lavoro comunque ferve: la Commissione si divide a sua volta in 18 sottocommissioni specializzate e la mesa al bando dell’hashtag si deve al gruppo di lavoro che si occupa di telecomunicazioni e di informatica, che dipende direttamente dal primo ministro.

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