Infocamere parla di una realtà imprenditoriale in cui il divario numerico tra under 30 e anziani è sempre più ampio. Allarmante la situazione nel territorio modenese, dove i giovani imprenditori sono ben al di sotto della media nazionale.
La fotografia scattata dall’ultima indagine condotta da Infocamere non lascia dubbi. Che l’Italia fosse un Paese “di vecchi” lo si sapeva già. Ora, la certezza, è che anche che nel mondo imprenditoriale la forbice tra under 30 e anziani, si è notevolmente allargata aumentando, di fatto, le difficoltà che i giovani incontrano nell’intraprendere la difficile professione di imprenditori.
Stando a quanto reso noto dalla società consortile di informatica delle Camere di Commercio italiane, infatti, in Italia, poco meno del 7% degli imprenditori sono al di sotto dei 30 anni. In particolare, in cinque anni, i titolari d’imprese individuali con meno di questa età si sono ridotti di quasi il 16%, arrivando a rappresentare appena il 7% del totale.
Così, se sei anni fa la medesima percentuale sfiorava l’8%, a essere aumentata è la quota degli imprenditori over 70. Oggi, quest’ultima è all’8,8%, rispetto agli 8 punti e mezzo percentuali riportati nel 2005. Particolarmente allarmante, stando ai risultati dell’indagine, la situazione nel territorio modenese, dove i giovani imprenditori sono solo il 4,6%, ben al di sotto della media nazionale.
Proprio sul dato modenese arriva l’invito alla riflessione del coordinamento dei Giovani Imprenditori, G. I. 11, Simone Testa, sulla necessità di sostenere e riportare la voglia di fare impresa tra i giovani. Un impegno che dovrebbe trovare anche il sostegno delle istituzioni e non solo il commento preoccupato dell’organo che raccoglie i rappresentanti di tutte le associazioni imprenditoriali locali.





