Sulla base di tale prezzo, il parco totale degli Ip varrebbe quasi 50 miliardi di dollari.
Microsoft ha accettato di pagare 7,5 milioni dollari per l’acquisto di un blocco di 666.624 indirizzi IPv4 dalla canadese Nortel, azienda di telecomunicazioni in bancarotta.
La scorsa settimana, Nortel ha chiesto al Tribunale Fallimentare del Delaware l’autorizzazione per la vendita. Se l’affare verrà approvato, Microsoft acquisterà gli indirizzi a circa 11,25 dollari l’uno. Circa 470 mila indirizzi saranno subito disponibili, mentre i restanti 200 mila verranno rilasciati al termine della procedura di fallimento.
Non si tratta di una questione semplice. Secondo le fonti, Nortel avrebbe iniziato i sondaggi per la vendita dei suoi indirizzi già da qualche mese, ricevendo richieste da ben 80 aziende interessate ed aprendo trattative con 14 possibili compratori, di fatto innescando un’asta. Il prezzo di oltre 11 dollari ad indirizzo sembra molto sopravvalutato e c’è da pensare che siamo solo agli inizi.
In giro ci sono inoltre alcune piccole scorte gestite dall’Arin, American Registry for Internet Numbers, la cui assegnazione finale sarà certamente oggetto di attenzioni, se non di polemiche.
La notizia arriva poche settimane dopo che l’Icann ha annunciato di aver consegnato l’ultimo blocco di indirizzi Ipv4. In attesa della migrazione ad Ipv6 e di un corretto uso del cloud, che aumenta le risorse collegate ad un singolo indirizzo, si sta creando un mercato speculativo sugli indirizzi Ipv4, come già anticipato dalla stampa e anche da 01Net.
