Home 5G Cosa serve al 5G: datacenter evoluti, edge e interconnessione

Cosa serve al 5G: datacenter evoluti, edge e interconnessione

Per prepararsi al 5G le aziende devono spostare l’It sull’edge, ossia ai confini della rete, vicino agli utenti che stanno effettivamente utilizzando questi servizi. Questo richiederà un cambiamento di mentalità che pone l’edge e l’interconnessione al centro della progettazione della rete.

Il 5G, infatti, collegherà una maggiore quantità di dispositivi, persone e cose in aree più piccole, più velocemente e con a bassa latenza. Molte applicazioni dipendono proprio da una latenza estremamente bassa e da un livello di throughput che le reti attuali non possono offrire in modo regolare.

Per McKinsey il 5G richiederà prestazioni di rete che aumenteranno di 10 volte i livelli attuali su tutti i parametri, inclusi latenza, throughput, affidabilità e scalabilità. Stima che la spesa per le infrastrutture continuerà ad aumentare nella fascia alta della sua storica gamma dal 20% al 50% annuo. Moor Insights & Strategy prevede che il 5G porterà la spesa per l’hardware IT a 326 miliardi di dollari entro il 2025. E gran parte di questa spesa sarà destinata a spostare i servizi IT sull’edge.

Come osserva Jim Poole, Vice President of Business Development di Equinix, se il passaggio al 4G è stato un salto in avanti, in quanto ha permesso di beneficiare di contenuti video mobile e della diffusione di connettività da qualsiasi dispositivo in qualsiasi momento e ovunque, il 5G farà fare un salto di un altro livello: sarà 10 volte superiore al 4G, la latenza può diminuire fino a 1 millisecondo, quando l’utente finale e la piattaforma di destinazione sono abbastanza vicini, a una distanza di 4/6 miglia l’uno dall’altro, gli standard 5G consentono di aumentare la larghezza di banda.

Jim Poole, Equinix

Le reti 5G saranno in grado di tenere il passo con la crescita dell’Internet of Things e di tutte le sue applicazioni attuali e quelle ancora da scoprire, poiché il 5G consente fino a un milione di connessioni per chilometro a potenza molto bassa.

E il 5G rende possibile il controllo mission-critical con una latenza di 1 millisecondo, aprendo così la porta a nuove applicazioni che richiedono assoluta affidabilità, come nel settore sanitario, nei servizi pubblici o nella guida autonoma.

 

Alta densità sull’edge

Per Jim Poole in un mondo 5G un’architettura di rete tradizionale e centralizzata che trasferisce il traffico dagli utenti a un datacenter è costosa e destinata a fallire. Ci sono troppi dati, e la tolleranza della latenza per molte applicazioni 5G è troppo bassa.

Un esempio: la chirurgia a distanza, in cui un chirurgo indossa degli occhiali per la realtà aumentata e guanti tattili per operare su un paziente tramite un robot. Questo non può avvenire su una rete 4G per via del throughput che il 4G non può gestire e l’elevata variabilità della latenza su una rete 4G.

Ridurre la distanza tra questi tipi di applicazioni e gli utenti è l’unico modo per garantire una bassa latenza.

Per Jim Poole affinché le applicazioni 5G funzionino come dovrebbero, gli operatori di rete dovranno implementare in maniera massiccia la tecnologia delle piccole celle in densità estremamente elevate ai confini, sull’edge, dove i loro utenti stanno utilizzando i servizi.

In un quartiere cittadino, ad esempio, decine di piccole celle potrebbero essere montate su infrastrutture pubbliche, come pali del telefono e lampioni stradali. Nelle aree meno popolate, gli operatori dovranno aumentare significativamente la densità delle reti esistenti costruendo lungo il percorso delle macro-cellule.

La necessità di implementazioni IT ad alta densità non riguarda solo l’afflusso di dati o la necessità di prossimità. Molti operatori di rete 5G affermano di voler massimizzare la velocità dei dati utilizzando onde millimetriche, ossia spettri di frequenza estremamente elevati. Ma l’onda millimetrica ha anche una portata limitata e può essere interrotta da condizioni comuni come l’umidità e la pioggia. Per controbilanciare questa situazione sono necessarie forti concentrazioni di tecnologie con celle di piccole dimensioni.

La piattaforma di interconnessione

Spiega Jim Poole che stabilire queste implementazioni ad alta densità al confine può essere più facile su una piattaforma di interconnessione, come la piattaforma Equinix.

L’interconnessione, ossia lo scambio di dati privati tra aziende, è la connettività più veloce, più sicura e a bassa latenza che esista, e sarà una parte fondamentale della rivoluzione 5G.

Le aziende hanno bisogno di flessibilità per espandersi man a mano che i confini si ampliano. Hanno anche bisogno di accedere al proprio cloud, reti, dati e partner, in modo da potersi collegare direttamente a qualsiasi cosa di cui hanno bisogno, ovunque ne abbiano bisogno.

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