4Cfo, attività di closing e forecast in poche ore

Strumenti per i Chief financial officer

Axiante, società milanese di consulenza applicativa nata nel 2006 per mano di Romeo Scaccabarozzi e di altri tre soci, operante nella Business intelligence e nel Corporate performance management, ha creato 4Cfo, una soluzione indirizzata a supportare i responsabili della funzione finanza e controllo, rendendo le loro azioni più efficaci nell’unità di tempo.

La soluzione «è il risultato di progetti fatti sul campo – dice Scaccabarozzi – e che stiamo ingegnerizzando». Si basa sulla piattaforma Cognos, poi sarà rilasciata anche per Hyperion e Business Objects (Axiante è partner di Ibm, Oracle e Sap) e consente di gestire tutte le funzioni fondamentali tipiche dell’Amministrazione e Controllo: bilancio periodico e previsionale (closing e forecast), analisi dei costi e dei rischi, budget, progetti, gestione valute e dei principi contabili Ias.

4Cfo è stata realizzata sulla base di un’indagine fatta da Axiante su 100 medie grandi aziende del nord Italia. 50 domande che hanno fatto capire quello di cui necessitano oggi i Cfo: strumenti subito operativi e flessibili, in grado di accorciare la catena temporale della reportistica. Oggi, per Scaccabarozzi, si tratta «di chiudere il bilancio mensile in poche ore e non in giorni». Per cui serve una soluzione che sgombri il tavolo del Cfo dai file di foglio elettronico e che consenta loro di «fare fast closing e forecasting, cioè attività sì ripetitive, ma il cui contenuto è strategico».

Axiante oggi conta 30 persone e lavora anche su progetti esteri. Fa consulting ad aziende che ambiscono alla vera innovazione («quella che porta veramente a fare fare cose nuove», dice Scaccabarozzi) con un modello di business che la mette sullo stesso piano di condivisione del rischio dell’azienda utente.

«Si innova con competenza di prodotto e di funzione – spiega il presidente di Axiante – e cercando di introdurre elementi che riducano il rischio. Facciamo accordi condizionati al successo del progetto. Se non riusciamo nella nostra missione, ci rimettiamo tanto quanto il cliente. Per noi se un fornitore non eroga il servizio richiesto è giusto che non venga pagato. Pertanto i nostri accordi sono condizionati al successo del progetto».

Riesce sempre? In genere sì, «perché agiamo con un Poc (Proof on concept – ndr), ossia dimostriamo sul campo dell’utente le nostre capacità». Come consultant, Axiante non fa body rental e non partecipa a grandi progetti come main o sub contractor: «Integriamo in un’unica squadra – afferma Scaccabarozzi – ciò che spesso il cliente è costretto a comprare da più system integrator. È così che teniamo sotto controllo il rischio».

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