3pl, crescono i consensi

Uno studio di Capgemini sull’outsourcing logistico rileva un aumento della soddisfazione dei fruitori. Meglio i fornitori classici di quelli dei mercati emergenti. Il Rfid fa ancora fatica.

Se le ragioni degli autotrasportatori che hanno scioperato la scorsa settimana avevano bisogno di ulteriori sostegni, li hanno avuti da una ricerca capitanata da Capgemini, che fra le altre cose ha detto che le prestazioni dei vettori logistici dei paesi emergenti sono inferiori a quelle di chi appartiene a un tessuto economico tradizionale, anche se nei paesi in via di sviluppo si investe di più in tecnologia per colmare il divario esistente.

Lo studio “2007 Third Party Logistics”, il dodicesimo di una serie d’indagini svolte da Capgemini circa lo stato dell’outsourcing nel campo della logistica, con il contributo di Georgia Institute of Technology, Sap e Dhl, dice che il numero di fruitori soddisfatti dalle competenze It di fornitori terzi nella logistica (3pl, third party logistics) ha registrato un aumento del 7% dopo 4 anni di declino.

L’indagine basata su Web ha preso in considerazione i pareri di 1.568 manager della logistica di 61 paesi. I risultati sono stati poi integrati con dati emersi da discussioni con i partecipanti a tre workshop. Il loro tasso di soddisfazione, che toccò nel 2006 un minimo storico del 35%, ora è risalito al 42%.

Come nel 2006, strumenti di visibilità (91%) e comunicazioni via Web (88%) costituiscono le due tecnologie di punta che i fruitori 3Pl vorrebbero vedere affiancate alle loro potenzialità attuali, tuttavia se ne è registrato un incremento d’uso limitato.

Il Rfid rimane la tecnologia con le più alte aspettative future e l’indagine di quest’anno ha registrato un aumento marginale del 12% (2006) fino ad un 14% (2007) nell’utilizzo della tecnologia Rfid fornita dai 3Pl.

La scelta delle destinazioni nell’outsourcing si riflette sempre più sul locale: ne è un esempio il risultato dell’indagine in cui gli europei intervistati hanno mostrato maggiore interesse per investimenti nell’Est Europa.

Complessivamente il tasso di soddisfazione della performance dei fornitori 3Pl nei mercati emergenti è più bassa di quella calcolata sui clienti appartenenti a tutti i mercati.

Degno di nota il fatto che l’apporto dell’It è stimato più importante sui mercati emergenti rispetto a quelli maturi, nonostante ci siano chiare differenze tra i due principali mercati emergenti, India e Cina.

In India la sfida maggiore è la penuria d’infrastrutture con il 33% di problemi rilevati, seguito dall’incapacità di fronteggiare le consegne promesse (23%). Quest’ultimo problema è considerato fondamentale in Cina (25%), seguito dalla legislazione (22%). Ma a differenza della Cina, che è esportatore globale di beni manifatturieri, in India domina il processo globale di outsourcing, mentre la manifattura è prevalentemente volta al mercato domestico.

Lo studio mostra un cambiamento minimo nelle attività di logistica in outsourcing: i servizi più frequenti includono il trasporto domestico ed internazionale (rispettivamente all’83% e al 79%), lo stoccaggio (69%), sdoganamento e brokeraggio (67%), e spedizioni (51%). Al contrario, i ruoli strategici e di orientamento al cliente continuano ad essere i meno ricercati.

In gran parte, anche i processi di selezione rimangono invariati: i due principali fattori di selezione per i 3Pl sono i prezzi e la qualità dei servizi tattici, operazionali e logistici.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome