Crescono le esigenze finanziarie delle imprese del mercato It e aumentano gli accordi con le società finanziarie. L’ultimo caso riguarda l’Industria Italiana Informatica, meglio nota come 3i, che ha ceduto a Bridgepoint Capital, società i …
Crescono le esigenze finanziarie delle imprese del mercato It e
aumentano gli accordi con le società finanziarie. L’ultimo caso
riguarda l’Industria Italiana Informatica, meglio nota come 3i, che
ha ceduto a Bridgepoint Capital, società inglese di private equity,
il 51% del proprio capitale, ottenendo 35 miliardi che saranno spesi
per il progetto di sviluppo industriale, che mira a consolidare e
ampliare l’offerta dell’azienda romana.
Il Gruppo 3i, che comprende le società Ars-Informatica, Exhibit e
3i-Net, conta di fatturare nel 2000 circa 75 miliardi di lire e spera
di raggiungere i 100 entro il prossimo anno. Nata come software house
l’azienda oggi si colloca nell’ambito dei solution provider, avendo
anche una forte competenza nell’integrazione di soluzioni a livello
di host e di system e network management. 3i ha anche sviluppato
soluzioni originali di business orientate alla collaborazione
(groupware e workflow) strettamente collegate ai processi aziendali.
La disponibilità finanziaria ottenuta con l’accordo verrà utilizzata
per nuove acquisizioni strategiche, per una maggior presenza sul
territorio (almeno 5 o 6 sedi periferiche in Italia) e in futuro per
entrare nei mercati internazionali dell’area mediterranea.
Bridgepoint, che giudica molto positivamente il nuovo piano
industriale, ha lasciato mano libera al management storico della
società, ma avrà un ruolo guida nel collocamento in Borsa, che
dovrebbe avvenire entro i prossimi due anni.