3Com punta l’obiettivo sui costi di gestione e sulla convergenza delle reti

L’ultima edizione di Networks3 di Roma ha fornito l’occasione per ribadire due concetti forti nelle strategie di 3Com. Il primo concernente il cost of ownership, il secondo, più di lungo periodo, riguardante la convergenza delle reti. "Biso …

L’ultima edizione di Networks3 di Roma ha fornito l’occasione per ribadire
due concetti forti nelle strategie di 3Com. Il primo concernente il cost of
ownership, il secondo, più di lungo periodo, riguardante la convergenza
delle reti. "Bisogna passare dall’amministrazione complessa alla zero
administration". Parole di Eric Benhamou, il numero uno di 3Com. "Le ret
i
sono oggi sicure al 99,9%. Non basta, bisogna arrivare al 99,9999%. Le
società sono oggi assolutamente convinte che la rete telefonica sia sicura
,
lo sono molto meno per i data network ed è qui che dobbiamo lavorare".
Gli stessi clienti 3Com, per la maggior parte network manager, hanno
affermato che i problemi in cima ai loro pensieri riguardano i costi e la
disponibilità. I fornitori hanno parlato, invece, di Gigabit Ethernet o di
layer 3 switching, ma i più importanti clienti 3Com hanno ammesso che nell
e
loro aziende si tratta più di dichiarazioni d’intenti o di esperimenti
pilota, piuttosto che di una reale implementazione operativa. L’Atm,
invece, sta facendo passi da gigante e ha trovato molti consensi fra i
clienti 3Com, mentre il Token Ring sembra destinato a un più o meno rapido
declino. Questo comunque non significa che 3Com abbia fatto una scelta di
campo a favore di Atm.
Sugli obiettivi di lungo periodo di 3Com non poteva mancare la convergenza
delle reti. Al di là degli slogan e delle proclamazioni a effetto,
sussistono le condizioni perché questo avvenga in tempi brevi. "Le socie

hanno fra i primi obiettivi il contenimento dei costi" – ha spiegato
Benhamou – "e le reti che trasmettono simultaneamente voce e dati portano
sicuramente dei risparmi. Anziché avere due o tre infrastrutture ne uso
solo una. Senza contare poi l’economicità di gestione derivante dall’avere
a che fare con una sola rete. Non va dimenticato, infine, che
l’intelligenza del network non è più una chimera. C’è già la
possibilità di
distinguere i pacchetti a differente priorità. Certo, bisogna che i
protagonisti del networking si mettano d’accordo, ma ritengo che sia più
facile mettere d’accordo le società di reti, piuttosto che quelle software
".

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