3Com esce dal networking enterprise

Ceduti o passati di mano i business delle Lan/Wan per i grandi clienti (aExtreme e Motorola) e dei modem analogici (ad Accton e NatSteel). e il segno di un ennesimo generale mutamento del mercato neetworking, oggi sempre piu concentrato su carrier e Internet.

Ufficialmente, è un tentativo di focalizzarsi sui mercati a più alto tas
so
di crescita. Di fatto, la ristrutturazione annunciata da 3Com
contestualmente alla presentazione dei risultati (buoni) di bilancio, è
anche un ridimensionamento, che prevede la cessione di attività e clienti
nell’area dei dispositivi Lan/Wan per le grandi aziende e dei modem
analogici. Così, l’azienda si snellirà anche nell’organico, con un tagl
io
di circa 3mila persone, due terzi delle quali si sposteranno presso i
partner che erediteranno le citate linee di prodotto. Per le restanti
mille, come si legge nelle note ufficiali, ci sarà la "separazione" dalla
società, che oggi conta su un totale di 13mila dipendenti nel mondo.
La posizione ufficiale di 3Com, espressa dal presidente Bruce Claflin,
parla di "uscita da aree di business in cui non si registra crescita né
ritorni finanziari"
. In particolare, saranno dismessi gli switch Lan
Atm e Gigabit Ethernet CoreBuilder Layer 2 e 3, nonché gli switch e router
Wan PathBuilder e NetBuilder. Gli ultimi rilasci per queste linee di
prodotto sono previsti il 30 giugno prossimo. I primi sarannpo passati, con
relativa clientela, a Extreme Networks (società con la quale esisteva gi
à
una partnership nell’area e che produce gli omologhi Black Diamond). Stessa
cosa accadrà per i secondi, ma con Motorola. Inoltre, 3Com ha deciso di
cedere il business dei modem analogici ad Accton e NatSteel Electronics,
che formeranno una nuova società destinata a vendere, progettare e
sviluppare prodotti per l’accesso a Internet, a iniziare da quelli divenuti
noti con il marchio Us Robotics. I clienti di tutte le linee dismesse
continueranno a ricevere servizi e supporto per un periodo fino a cinque
anni.
3Com è solo l’ultima di una serie di aziende che, negli ultimi tempi, hann
o
gettato la spugna nel mercato dei dispositivi di rete per le grandi
aziende. Cabletron, per fare un nome, si è recentemente riorganizzata in
quattro società, proprio per focalizzarsi meglio sui mercati ad alta
crescita, mentre Lucent ha provveduto a uno spinoff del business
enterprise, per non distrarsi dal target principale dei fornitori di
servizi.
Con la decisione di 3Com, Cisco resta di fatto l’unico big impegnato
nell’arena delle reti dati large enterprise. Ormai, però, incombe la
convergenza voce/dati, per cui Lucent e Nortel possono ancora dire la loro,
facendo leva su una tradizione di clienti Pbx. 3Com, invece, andrà a
concentrarsi sulla fascia medio/piccola dell’utenza e sui fornitori di
servizi, con le linee di prodotto HomeConnect, OfficeConnect, SuperStack,
Nbx e Total Control. I piani di sviluppo su questi fronti faranno leva sul
brand (con un nuovo logo), sulla struttura di canale e sugli attributi di
facilità d’uso, impegnando le risorse tecnologiche per lo sviluppo
nell’accesso broadband, nel wireless, nella telefonia Lan, nel multiservice
e nell’home networking. Proprio in questa direzione si muovono i primi
annunci del "nuovo corso", ovvero la linea Switch 4000 di dispositivi
backbone preconfigurati e i SuperStack II Switch 9100, prodotti Gigabit
Ethernet basati su rame. La gamma futura comprenderà anche tecnologia call
center, su licenza di Apropos e lo sviluppo di connettività Lan per
telefoni wireless, in collaborazione con Symbol.
Come sottolineato sopra, la riorganizzazione è stata ufficializzata
contestualmente alla presentazione dei risultati del terzo trimestre
fiscale. Il profitto lordo è salito da 89,7 a 97,4 milioni di dollari, ma
il fatturato è rimasto sostanzialmente appiattito su 1,42 miliardi di
dollari. Per il costruttore, è andata comunque meglio, di un paio di cent
per azione, rispetto a quanto preventivato dagli analisti. A perdere
terreno nel trimestre sono state proprio alcune delle aree ora cedute. Le
vendite di prodotti di connettività personale (schede di rete, modem
analogici e broadband, dispositivi home networking) sono calate del 15%
(551,9 milioni di dollari), mentre i prodotti di rete per grandi aziende
sono scesi del 7%. Per converso, sono raddoppiate le vendite di dispositivi
handheld, a cominciare dal Palm, la cui attività è stata di recente
separata e quotata in Borsa (ma 3Com rimane l’azionista di maggioranza). In
conseguenza delle mosse sopradescritte, il costruttore si attende ora un
2001 di transizione, mentre l’anno successivo è atteso un incremento degli
utili tra il 12 e il 14%, mentre per il fatturato l’obiettivo è di superar
e
il 20ù. Nel frattempo, non ci sarà da stupirsi, secondo Claflin, se
arriveranno perdite, causa ristrutturazione, già stimate nell’ordine dei
500 milioni di dollari per il prossimo periodo fiscale.

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