2002 in perdita anche per Casio

Si chiude in perdita anche la seconda metà dell’anno fiscale per il vendor giapponese, che ora pianifica la ripresa annunciando imminenti licenziamenti e la vendita dei propri stabilimenti per la produzione in Giappone e Malesia

Dopo aver riportato vendite inferiori al previsto, Casio Computer ha
annunciato di aver chiuso la seconda parte dell’anno fiscale 2002 con perdite
nette per 20,7 miliardi di yen, rispetto ai 3,75 miliardi di profitti riportati
nel medesimo periodo dell’esercizio precedente. Le vendite, riferite soprattutto
agli handheld prodotti dal vendor giapponese e ai monitor a schermo piatto,
sarebbero crollate – negli ultimi sei mesi – del 23%, fino a toccare quota 178,2
miliardi di yen. In profitto, invece, le unit dedicate alla produzione di
orologi e stampanti a colori. E ora, nel tentativo di ridurre i propri costi
fissi e di tornare all’utile entro l’anno fiscale in corso, la società ha
annunciato nuovi licenziamenti e la vendita degli stabilimenti per la produzione
posseduti in Giappone e Malesia a Flextronics International. Entro la fine
dell’anno fiscale 2003 – che terminerà il prossimo 31 marzo – Casio sembra del
tutto intenzionata a riportare entrate nette non inferiori ai sei miliardi di
yen su vendite che, in crescita del 4,7%, dovrebbero raggiungere un valore pari
a 400 miliardi di yen.

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