wHospital porta l’It al letto del paziente

Una soluzione tutta italiana per l’opedale paperless. la sperimentazione presso l’azienda ospedaliera Circolo di Busto Arsizio

Prendete qualche laureato del Politecnico, un business angel, il polo
scientifico e tecnologico lombardo, la Regione Lombardia uniteli assieme al
dipartimento di Bioingegneria del Politecnico e a Microsoft e ne tirate fuori
un’esperienza che può insegnare parecchio. Dalla collaborazione di questi
soggetti nasce infatti wHospital, la soluzione della
It2b (la società dei laureati del Politecnico) che vuole
portare l’informatica al letto del paziente. In realtà lo sta già facendo visto
che la soluzione è in fase di avanzata sperimentazione presso il reparto di
malattie infettive dell’Azienda ospedaliera di Circolo di Busto Arsizio in
provincia di Varese.




“L’idea – spiega Matteo Tiberi, uno dei fondatori della It2b –
non è di digitalizzare la cartella clinica , ma l’intero processo di cura prendendo in carico il paziente quando arriva in reparto e gestendolo fino al momento della dimissione”
.
Il
terminale di questo processo è costituito da tablet pc collegati a una rete
wireless che i medici del reparto, dotato di 19 posti letto, utilizzano per il
loro giro visite.




Tramite i tablet e l’interfaccia
Web-based
il medico può prescrivere, richiedere esami, vederne i
risultati e redigere le cartelle cliniche. Da parte sua l’infermiere può
accedere al piano di terapia, somministrare e redigere la cartella
infermieristica direttamente a contatto con il paziente. La digitalizzazione di
tutte queste attività permette la minimizzazione della trascrizione dei dati, la
standardizzazione della leggibilità della cartella clinica, un minor sforzo
burocratico che lascia più tempo per dedicarsi ai pazienti e supporto e
controllo della gestione del rischio di cura.


Dopo la fase di progettazione della cartella
clinica
, della condivisione fra medici e infermieri per sottolineare le
esigenze di ciascuno, il controllo di conformità e la formazione del personale,
la sperimentazione è entrata nel vivo nell’ottobre del 2005 quando si è iniziato
a testare il prototipo del software. Al momento si sta sperimentando la
soluzione su un numero ridotto di pazienti (ma il cartaceo continua a essere
utilizzato) ma per fine anno di dovrebbe arrivare ad avere il reparto
paperless.




I vantaggi di wHospital sono stati
sottolineati anche da Tiziana Quirino, medico dell’ospedale di Busto Arsizio,
secondo la quale in questo modo si evita di dover tradurre la scrittura dei vari
medici con il rischio di errori, gli esami ematocriciti sono riportati
automaticamente e si ha accesso rapido alle richieste di esami e farmacologiche.
La soluzione, che ha comportato un’ovvia riorganizzazione del lavoro, permette
agli infermieri di avere il foglio unico di terapia aggiornato dal medico e
visualizzato in tempo reale ma anche una gestione del rischio più efficiente nei
cambi di turno.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome